Il libro: “Il marchio di Artemide”
Mentre il commissariato è alle prese con un feroce e disumano traffico di organi, Milano comincia a fare la conta delle vittime di un nuovo serial killer.
La sua firma è quella di Artemide, dea greca della caccia e del tiro con l’arco, alle cui “prede” riserva un destino ben peggiore della morte. Inizialmente, senza nessun apparente movente e con difficoltà a trovare anche solo un indizio, il commissario Safformenti si mette sulle tracce dell’omicida, ma dovrà superare ostacoli di ogni tipo, tra cui anche una giustizia ufficiale che sembra insufficiente…
288 pagine ricche di emozioni e di suspense, di elementi di sorpresa e che tengono il lettore incollato al libro dall’inizio fino alla fine, in un continuo crescendo che culminerà nell’atteso epilogo. Punto focale è sicuramente il messaggio che l’autore vuole trasmettere: riflettere, cioè, sulla giustizia, sul suo senso reale, che spesso collide con i meccanismi che invece regolano l’operato della magistratura. Il tutto nella classica forma che solo un esperto di gialli come Giampiero Del Corno sa fare.
L’autore: Giampiero Del Corno
Nato a Milano, città in cui sono ambientati tutti i suoi romanzi, nel 1956, Giampiero Del Corno, dopo il diploma scientifico e la laurea all’Università Luigi Bocconi, indirizzo commerciale, ha intrapreso la carriera di informatico.
Sposato e con due figlie, passa il suo tempo libero tra la famiglia (all’attivo anche due nipotine), lo sport e la lettura. “Il marchio di Artemide” è solo la sua ultima fatica.
In precedenza, e sempre per la BookSprint Edizioni, ha infatti pubblicato: “La stanza della gallina” (212 pagine – 2013); “Il respiro di Leonida” (210 pagine – 2014); “Il tempo di agire” (254 pagine – 2015); “Lo spettro di Cassandra” (260 pagine – 2015); “Il soffio della vipera” (242 pagine – 2016) e “Oltre i limiti del male” (262 pagine – 2018, finalista a Casa Sanremo 2019).