I fatti
Dal 2006, la società I.R.E.I. srl risulta assegnataria, in convenzione con la Regione Sardegna, di un progetto di “Custodia, manutenzione, valorizzazione e gestione dei servizi nelle aree archeologiche del Comune di Villagrande Strisaili” e con il Comune di Villagrande Strisaili di un progetto di “Gestione associata delle aree archeologiche presso i comuni di Villagrande Strisaili, Ilbono e Tortolì” .
Tale convenzione è stata rinnovata di anno in anno, a titolo di proroga, e quindi riassegnata alla stessa società.
Nel marzo del 2016, la Giunta Comunale di Villagrande Strisaili proseguiva, senza autorizzazione da parte della Regione Sardegna, l’attività in convenzione a suo tempo stipulata con la I.R.E.I. srl, con la Cooperativa IREI a R.L., con analoga denominazione ma costituente diversa persona giuridica.
L’evidente assenza di controlli delle figure preposte (e quindi dei responsabili d’Area del Comune di Villagrande Strisaili, indagati), favoriva l’errata elargizione di fondi pubblici alla Cooperativa che inizialmente incassava, nell’agosto del 2016, due mandati di pagamento per complessivi 331.000 euro e, un anno dopo, ulteriori due mandati di pagamento per 230.000 euro, su un conto corrente aperto lo stesso giorno del bonifico.
Questi ultimi versamenti effettuati, peraltro, nonostante i Responsabili del Comune fossero ben a conoscenza della problematica e della strana omonimia tra le due personalità giuridiche.
I fondi regionali, attribuiti in principio per la gestione dei siti archeologici, una volta raggiunti i conti correnti della Cooperativa IREI a R.L., venivano in una cospicua porzione trasferiti ai conti della IREI s.r.l. e ai conti privati degli amministratori per finalità non certo di interesse pubblico,
Le somme, utilizzate per fronteggiare le esigenze di spesa anche della IREI a.r.l. e le spese private, comportavano l’omesso o tardivo pagamento degli stipendi dei 12 dipendenti per un lungo arco di tempo.
Il decreto del G.I.P del Tribunale di Lanusei, Dott. Francesco Alterio eseguito in data odierna ha comportato il blocco di 40.000 euro e 220.400 euro dai conti correnti privati degli amministratori e di 560.000 euro dai conti correnti della IREI S.R.L. ravvisando altresì il fumus del reato di autoriciclaggio.
In breve:
- indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter);
- peculato (art. 314);
- autoriciclaggio (art. 648 ter).
Persone deferite in Stato di libertà nr. 5