Ultimo appuntamento a Sa Manifattura di Cagliari per la seconda edizione del festival Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e alla sperimentazione curata e organizzata dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare sotto la direzione artistica di Daniele Ledda.
Venerdì 13 dicembre un doppio appuntamento caratterizzerà la serata: alle 20.30 spazio al collettivo Snake Platform#3, progetto concepito per un gruppo di improvvisatori (musicisti, attori, danzatori e video maker) e un direttore.
La formazione sarà impegnata questa volta in una performance dal titolo “Snake su Beckett”, traendo spunto da “L’Innominabile”, scritto in francese nel 1949 dall’autore irlandese, subito dopo Aspettando Godot. Ad affiancare il direttore Daniele Ledda e i musicisti, ci sarà l’attrice e regista Sara Giglio, che si fonderà all’ensemble in una interpretazione per testo ed orchestra, nella rilettura sonica dell’opera di Beckett, dove il testo diventa materiale fonico e viene orchestrato in tempo reale.
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I musicisti si muoveranno sul monologo influenzato dalla scrittura teatrale, fisica, orale, che Beckett aveva iniziato a sperimentare. Il protagonista, che immobile in un corridoio nell’ombra, parla tra sé e sé, è pura voce e non la trascrizione «finto parlata» di un narratore che scrive la sua storia. Un monologo composto per lo più da una lunga serie di frasi non separate fra loro da segni di punteggiatura, una struttura denominata, nella letteratura inglese come ‘run-on sentence’, in cui spazio, tempo e identità sono le chiavi di lettura.
L’innominabile scandaglia in profondità il rapporto tra interno ed esterno. La voce viene trascinata in un furioso flusso di percezioni, simultaneo e risonante, e appare interamente dispiegata nello spazio acustico dove la sensibilità esterna si confonde e viene sostituita con quella interna e l’autore diviene il personaggio-io di una sorta di diretta della scrittura. Per la cifra innominabile è indispensabile parlare, far fluire fuori da sé la voce, una voce atta a “dire la cosa, senza sapere cosa”. È l’aporia che guida questa voce ed è solo con gli strumenti forniti dall’aporia che si può procedere. E qual è la parola ultima? Qual è la parola che dice il silenzio.
Sul palcoscenico i musicisti Lorenzo Mele (batteria), Alessandro Cau (percussioni), Diego Soddu e Matteo Muntoni (basso), Marco Caredda (vibrafono), Andrea Deidda e Michele Uccheddu (elettronica), Alberto Saguto e Gianfranco Fedele (tastiere), Francesco Medas e Matteo Dessì (chitarra elettrica), Sergio Tifu (violino), Valter Mascia (sax soprano) e Mauro Medda (tromba).
A seguire si terrà il DJ set di Alessandro Manzo, che spazierà dalla Etnik House alla Teck house, con suoni morbidi e ritmici, evolvendosi fino alla techno music.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio del Conservatorio di Musica G. P. da Palestrina di Cagliari.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, performer, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari e Musica e Nuove Tecnologie alla scuola civica di musica di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione TiConZero. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. Ha creato e dirige il progetto di composizione istantanea “Snake Platform”.
L’ORGANIZZAZIONE – TiConZero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, TiConZero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di TiConZero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi.
Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero. Nelle produzioni TiConZero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. TiConZero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento.
Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo della Associazione TiConZero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.