“Nel paesaggio attuale dell’arte bielorussa, seppure sia cessata la tutela avviluppante dell’apparato sindacale-statale di stile sovietico, con tutte le sue direttive estetiche, l’artista non è tuttavia particolarmente tentato dalle suadenti “tattiche retoriche” del Concettuale o da tutto il variopinto corteggio di quell’arte d’Occidente che promette facilità e i miraggi del mercato. Nelle scuole d’arte e nelle accademie di quest’ex repubblica sovietica, patria del grande Marc Chagall, si continua a percorrere quel sentiero lastricato di coerenza che riconduce, senza falsi adeguamenti alle chimere dell’ovest dell’arte, nel territorio sicuro e collaudato del figurativo. Un percorso selettivo e didattico capace di garantire una professionalità artistica perfettamente acquisita. Su quella base granitica molti artisti hanno incominciato a lavorare per infondere nuova originalità e freschezza in una materia densa eppure sicura. Tutto ciò emerge con impressionante evidenza nelle 20 incisioni in mostra per tre giorni presso il Liceo Artistico e Musicale “Foiso Fois”
Prof. Giorgio Pellegrini
“Il Dialogo delle Civiltà” vuole essere un omaggio, ad alcuni grandi personaggi della cultura bielorussa dei tempi del Rinascimento e del Barocco il cui nomi fanno parte integrante del patrimonio comune europeo.
Francesco Skorina, pioniere dell’editoria dei testi biblici nell’Europa d’Est, ha iniziato a pubblicare i suoi libri a Praga, ha continuato a Vilna (attuale Vilnius), si è laureato a Padova.
Nicola Hussoviano, uno dei primi poeti slavi-latini, risiedendo a Roma nell’ambito della missione diplomatica, a richiesta del Papa Leone X (Medici), scrisse il poema «Carmen de statura, feritate ac venatione bisontis» (“Il canto sul bisonte”), che fu pubblicato nel 1523 grazie al sostegno della regina Bona Sforza.
Simone da Polotsk, uno splendido enciclopedista, autore del primo manuale di poetica russa, precettore dello zar russo Pietro il Grande.
I 20 lavori grafici di artisti contemporanei bielorussi sono dedicati a loro e al periodo della storia europea in cui hanno vissuto e lavorato, uomini simbolo dell’unità culturale del vecchio continente.
In esposizione anche la mostra fotografica sul Castello barocco di Niasvizh, sito bielorusso tutelato dall’UNESCO alle cui origini vi è l’opera dell’architetto gesuita Giovanni Maria Bernardoni del cui genio si trova traccia anche a Cagliari nei siti gesuiti di fine XVI secolo della nostra città.
L’inaugurazione del 5 dicembre alle ore 17:00, aperta dai saluti del diplomatico bielorusso Dmitry Avsiansky Primo Segretario dell’Ambasciata per affari culturali e da una allocuzione del Prof. Giorgio Pellegrini, rappresenterà l’occasione, inoltre, per poter ammirare lo splendido chiostro dell’ex Convento di San Lucifero, attuale sede del Liceo Artistico Musicale Foiso Fois nel pieno centro cittadino.
La mostra itinerante il “Dialogo delle Civiltà” gode del patrocinio della Commissione dell’Unione Europea, della Camera dei Rappresentanti dello Stato dell’Unione di Belarus e Russia e dell’Ambasciata della Repubblica Belarus in Italia e si tiene a Cagliari in collaborazione con il Liceo Artistico Musicale Foiso Fois nell’ambito delle iniziative inserite nella “Rete per la conoscenza ed integrazione” promossa dall’Associazione Cittadini del Mondo con il sostegno della Fondazione di Sardegna.