La seduta è stata aperta dal presidente del Consiglio, Michele Pais. Sull’ordine dei lavori è intervenuto Emanuele Cera (Forza Italia), che ha dichiarato di non essere soddisfatto della risposta ricevuta dall’assessore dell’Agricoltura all’interrogazione, presentata insieme ai colleghi Angelo Cocciu (FI) e Giuseppe Talanas (FI) “sulla dismissione a Capo Frasca della spiaggia di S’Enna e S’Arca, del porticciolo e dell’area archeologica e sul mancato riconoscimento degli indennizzi ad oltre un centinaio di pescatori soci armatori, operatori economici della pesca del comparto marittimo di Oristano, interessati dagli sgomberi degli specchi d’acqua per le esercitazioni militari nel poligono di Capo Frasca e l’avvio di nuove dismissioni”. Cera ha chiesto al presidente Pais di sollecitare la risposta da parte degli altri assessori a cui era rivolta l’interrogazione. Il consigliere ha, inoltre, chiesto quando sarà discussa la richiesta di istituzione della Commissione d’inchiesta sull’amianto.
Il presidente Pais ha assicurato che la richiesta di istituzione della Commissione sarà sottoposta all’attenzione della prossima Conferenza dei capigruppo per calendalizzarla nelle prossime sedute del Consiglio regionale.
Francesco Agus (Progressisti) ha sottolineato che molte interrogazioni non hanno avuto risposta, dimostrando che la Giunta è incurante delle richieste del Consiglio. Agus ha anche evidenziato che l’Esecutivo non dà risposte neanche alle richieste di accesso agli atti, come invece, ha spiegato, dovrebbe fare a norma di legge. In particolare, Agus ha fatto presente che non è possibile sapere chi sia il rappresentante legale dell’Agenzia Forestas, nonostante la delibera del commissariamento risalga a 80 giorni fa. Il capogruppo dei Progressisti ha chiesto che di questa richiesta si faccia carico l’intero Consiglio. Agus ha detto, quindi, di essere preoccupato per i 1161 operai a tempo determinato che sperano di vedere il proprio contratto di lavoro portato da sette a dodici mesi, ma che per lui non è una soluzione scontata. Infine ha esortato la Giunta e la maggioranza a fare i passi necessari e previsti dalla legge per evitare di trovarsi davanti a problemi maggiori e non più risolvibili.
Alessandro Solinas (M5s) ha condiviso la richiesta dell’on. Cera sulla necessità di istituire la Commissione d’inchiesta sull’amianto e ha rimarcato che si tratta di una richiesta trasversale che non ha colore politico, ma che mira a dare risposte alla popolazione. Giuseppe Meloni (Pd) ha condiviso quanto affermato dal collega on. Agus e ha chiesto se ci siano stati problemi nel recepimento della mozione (Meloni e più) “sulla necessità di porre in essere ogni possibile iniziativa volta a impedire la possibilità che in Sardegna possano essere smaltiti rifiuti e fanghi di depurazione provenienti da altre regioni”.
Il presidente ha aperto la discussione generale sul primo punto all’ordine del giorno della seduta, il disegno di legge n. 95/A “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2020”, e ha dato la parola al relatore di maggioranza, Velerio De Giorgi (Misto), presidente della commissione Bilancio.
“Il disegno di legge in esame, approvato dalla Giunta Regionale il 18 dicembre 2019 con deliberazione n. 51/52, è stato trasmesso in pari data al Consiglio – ha affermato De Giorgi – e prontamente inserito all’ordine del giorno dei lavori della Terza Commissione. Il provvedimento prevede, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 43 del decreto legislativo n. 118 del 2011, l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per il periodo di tre mesi, dal primo gennaio al 31 marzo 2020, secondo lo schema di bilancio allegato, approvato dalla Giunta regionale in data 18 dicembre 2019. Nella seduta del 19 dicembre 2019, a seguito dell’illustrazione del provvedimento da parte dell’Assessore della programmazione e la sua conseguente discussione, la Commissione ha approvato il testo con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e quello contrario dei gruppi di opposizione. Stante l’urgenza che il disegno di legge riveste al fine di consentire la gestione dell’attività finanziaria da parte dell’Amministrazione regionale, se ne auspica una rapida approvazione da parte dell’Aula”.
Come relatore di minoranza Cesare Moriconi (Pd), ha ricordato che l’opposizione ha ritenuto non condivisibile la motivazione portata in commissione dall’assessore del Bilancio sulla necessità di approvare l’autorizzazione a tre mesi di esercizio provvisorio, in attesa dell’approvazione della Legge di Stabilità da parte del Governo. Secondo Moriconi la Regione avrebbe potuto ritenere sicure le somme che il Governo ha riconosciuto alla Sardegna per quanto riguarda la vertenza Entrate. E che avrebbe eventualmente potuto iscriverle nel bilancio e poi, se ci fosse stato qualche cambiamento, intervenire successivamente con una Veriazione di bilancio. Per Moriconi il ricorso all’esercizio in dodicesimi vuol dire creare una sofferenza economica e sociale che si ripercuote sulla popolazione sarda. Il relatore di minoranza ha condiviso il pensiero dell’assessore che ieri in Commissione ha esortato tutti, maggioranza e opposizione, a lavorare insieme, a stringere un patto per il bene della Sardegna. Sul DL in esame, Moriconi ha annunciato il voto contrario, auspicando però che, in sede di Finanziaria, si possano fare ragionamenti diversi.
Massimo Zedda (Progressisti) ha rilevato favorevolmente che il disegno di legge contiene l’analisi tecnico normativa, ricordando che si tratta di un obbligo di legge. Anche per il consigliere di minoranza aspettare la finanziaria nazionale per poter iscrivere le somme ottenute dallo Stato in seguito alla Vertenza Entrate non è una valida giustificazione per autorizzare l’esercizio provvisorio. Zedda ha, poi, ricordato che l’accordo presenta dei rischi che il presidente Solinas avrebbe potuto evitare se avesse ascoltato i suggerimenti della minoranza. Ha poi sottolineato che il capo dell’Esecutivo non ha presentato il piano regionale di sviluppo la cui illustrazione è un obbligo di legge e che nella delibera sul commissariamento dell’Agenzia Forestas non è indicato il commissario e rappresentante legale. Zedda ha poi anche affermato di non condividere un’altra delibera, che prevede in autotutela di revocare un precedente atto che prevedeva la costituzione in Cassazione della Regione nella causa per il passaggio dei funzionari dell’Avvocatura regionale al ruolo di dirigenti.
Ha assunto la presidenza Giovanni Antonio Satta (Riformatori).
E’, quindi, intervenuto Eugenio Lai (Leu): “Oggi sancite il vero cambiamento politico che avete annunciato in campagna elettorale: ritorno al passato e all’esercizio provvisorio” e ha ricordato che nella scorsa legislatura la Finanziaria veniva approvata entro il 31 dicembre. Per Lai nessuno dei temi toccati in campagna elettorale ha avuto uno sviluppo positivo in questi 9-10 mesi e, adesso, si rimette in discussione anche la vicenda dei dipendenti Forestas. I lavoratori hanno la forte preoccupazione, ha detto, di non vedere rinnovati i contratti nel 2020. Per Lai c’è confusione, la maggioranza è troppo litigiosa e divisa, e ragiona sui posti di potere, invece che portare la Finanziaria in aula nei tempi giusti. “Oggi mi sarei aspettato di fare una discussione sui progetti che ha in mente in questa maggioranza” e invece, secondo il consigliere, ci si troverà con i Comuni imbalsamati, che non sapranno quando verranno pubblicati i bandi e l’entità del Fondo unico. Lai ha riconosciuto la serietà e l’impegno dell’assessore Fasolino, la cui azione è limitata, secondo il consigliere, dalle liti in maggioranza, ma ha affermato che bisogna dire basta agli slogan e dare risposte concrete ai lavoratori.
Alessandro Solinas (M5S) ha sottolineato che si vota l’esercizio provvisorio a causa dell’arrivo tardivo della legge di bilancio. “Ho ricevuto rassicurazione da parte dell’assessore Fasolino che il testo arriverà al più presto e me lo auguro”. Per Solinas nella maggioranza c’è una eccessiva litigiosità. Solinas ha auspicato che nella Finanziaria si ragioni su interventi organici e non su interventi puntuali. Il consigliere ha poi sottolineato che sarebbe stato utile la presenza del nostro presidente Solinas in aula, anche per mettere pace nella maggioranza che lo sostiene.
Desirè Manca (capogruppo del M5S) ha affermato che oggi l’Aula non è chiamata ad approvare il bilancio ma l’autorizzazione all’esercizio provvisorio. “Da chi inizia male non si può aspettare niente di diverso”, ha detto, ricordando i ritardi nella formazione della Giunta. Manca si è soffermata sulle audizioni di ieri e sulla grave realtà che vivono i lavoratori Forestas. “Ci sono 1161 persone – ha detto – che rimangono a casa senza stipendio, senza poter fare la spesa e passare un decente Natale”, e questo “perché questa politica non è stata capace di formulare il nome di un commissario”. “Stiamo tenendo in ostaggio 1161 famiglie” e ha aggiunto “e ci chiediamo perché la politica sia sempre più distante dai cittadini”, succede “perché i cittadini subiscono la loro politica” e ha sottolineato la totale incapacità di lavorare e di programmare della Giunta.
L’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, intervenendo in sede di replica, ha ricordato il ritardo con il quale nella scorsa legislatura l’allora maggioranza di centrosinistra aveva proceduto con l’approvazione della legge finanziaria («ad aprile nel primo anno di mandato e a marzo nei due successivi») ed ha evidenziato che: «L’attuale esecutivo è stato insediato soltanto lo scorso aprile». Fasolino ha quindi difeso l’accordo sottoscritto lo scorso novembre col governo a Roma («è fondamentale non solo dal punto di vista politico ma anche sotto il profilo tecnico»). «Senza quell’intesa – ha spiegato l’assessore – non si sarebbe potuto dilazionare il disavanzo e non avremo potuto, dunque chiudere la legge finanziaria». L’esponente dell’esecutivo ha dunque elencato alcuni interventi strategici inseriti nella prima stesura delle legge di Stabilità come – a giudizio dell’assessore Fasolino – lo sono gli stanziamenti in favore del comparto dell’artigianato e degli Enti Locali. Il responsabile del Bilancio ha concluso ricordando ancora l’accordo del 7 novembre («è perfettibile ma è la migliore intesa della storia della Regione») ed ha auspicato l’ approvazione di una buona finanziaria per i sardi («con il contributo dell’intero Consiglio») ed anche la riduzione dei termini dell’esercizio provvisorio.
Approvato il passaggio agli articoli, il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, è intervenuto per dichiarare voto contrario. L’esponente della minoranza ha criticato con toni a tratti polemici la decisione del direttore generale della presidenza della Giunta di avocare a se, la competenza per la redazione dell’analisi tecnico normativa del procedimento in discussione, dopo una relazione non troppo favorevole sottoscritta dalla responsabile dell’ufficio legale della Regione.
Posto in votazione l’articolo 1 (esercizio provvisorio) è stato approvato con 29 favorevoli e 22 contrari. Approvato anche l’articolo 2 (entrata in vigore) con 29 favorevoli e 22 contrari. Con medesimo risultato via libera anche all’allegato n. 1(Prospetto delle entrate di bilancio per titoli e tipologie) e l’allegato 2 (Riepilogo generale delle entrate per titoli). Approvato con 27 sì e 23 no, l’allegato n. 3 (Prospetto delle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli). Con un’unica votazione (30 sì 22 no) approvati gli allegati n. 4 (Riepilogo generale delle spese per titoli) e n. 5 (Riepilogo generale delle spese per missioni). Successivamente via libera (30 a favore e 22 contrari) anche all’allegato n.6 (Quadro generale riassuntivo delle entrate e delle spese per titoli). Approvato quindi il testo del provvedimento con la votazione finale che ha avuto il seguente esito: 30 favorevoli e 22 contrari.
Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato l’esame del Disegno di legge n. 96 (Giunta) “Approvazione del Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2018 e del Rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2018”. Il relatore della maggioranza, Valerio De Giorgi (Misto) ha dato lettura della relazione allegata al testo mentre il relatore di minoranza Cesare Moriconi (Pd) ha ricordato che il documento si riferisce al 2018 e pur lamentando una carenza di riferimenti in ordine ai rapporti Stato – Regione, ha preannunciato una valutazione positiva del provvedimento. Il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, ha evidenziato l’ammontare delle risorse non spese in investimenti («oltre due miliardi e 200 milioni») e ha sottolineato in tono critico la sottoscrizione dell’accordo con il governo che prevede ulteriori stanziamenti per investimenti per importi superiori al miliardo e 400 milioni di euro. L’esponente della minoranza ha quindi invitato l’esecutivo e il Consiglio più in generale ad affrontare il tema della mancata spesa e della riproposizione in bilancio di stanziamenti per opere la cui realizzazione è ormai rinviata da decenni e che difficilmente saranno mai realizzabili. L’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, ha rassicurato il consigliere Zedda e ha affermato che sul tema servirà “coraggio” perché “la mancata spesa delle risorse che abbiamo a disposizione è una questione fondamentale”. «Serve davvero una nuova stagione di riforme – ha dichiarato l’assessore – che intervenga con fermezza per creare le condizioni per poter dare gambe agli investimenti e alle opere pubbliche».
Il Consiglio ha quindi approvato il passaggio agli articoli e dopo uno scambio di vedute tra il presidente Pais e il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, sulla richiesta di voto elettronico, l’Aula ha dato il via libera (40 sì e 12 astenuti e uno contro) all’articolo 1 (Approvazione del Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio 2018). In precedenza era intervenuto il consigliere Massimo Zedda per annunciare voto di astensione evidenziando la contraddizione che a fronte di oltre 2 miliardi di fondi non spesi la Regione, nella scorsa legislatura, aveva acceso un muto bancario, utilizzato soltanto nella misura del 15%. Approvato (40 favorevoli e 13 astenuti) anche l’articolo 2 (Gestione della competenza dell’esercizio finanziario 2018). Sull’articolo 3 (Gestione dei residui dell’esercizio finanziario 2018) il consigliere Massimo Zedda ha dichiarato l’astensione e proseguito sull’urgenza di soluzioni adeguate per garantire la spesa delle risorse in bilancio, e quindi l’Aula ha approvato con 40 sì e 12 astenuti. Con la dichiarazione di astensione del consigliere Massimo Zedda, il Consiglio ha dato il via libera all’articolo 4 (Fondo pluriennale vincolato) con 36 a favore e 13 astensioni. (A.M.)
Successivamente il Consiglio ha approvato con l’astensione della minoranza gli articoli.
Sull’art. 5 il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, riprendendo alcune affermazioni dell’assessore Fasolino sulla necessità di attivare “cabine di regia”, ha proposto di istituire presso la Rete metropolitana di Sassari, le Unioni dei Comuni e la Città metropolitana di Cagliari, una norma che consente di selezionare figure specialistiche a tempo determinato nel quadro di una delega del ruolo di stazione appaltante.
Sull’art. 6 sempre Zedda, a proposito degli interventi per la messa in sicurezza del territorio, ha auspicato misure per favorire la prevenzione anche non trovarsi sempre a dover fronteggiare le emergenze, partendo da sistema idrico, energia e rifiuti.
Sull’ar7. ancora Zedda, soffermandosi sul problema dei rifiuti, ha lamentato la mancanza di infrastrutture all’avanguardia soprattutto nel settore della lavorazione e della trasformazione dei materiali di scarto che potrebbero generare sviluppo e produzione di energia, ed ha sollecitato investimenti nella mobilità sostenibile. (Af)
Sull’articolo 8 “Destinazione del risultato economico dell’esercizio” è intervenuto ancora per dichiarazioni di voto il consigliere Zedda (Progressisti): «Il faro di tutte le politiche dovrebbe essere quello della tutela ambientale – ha detto l’esponente della minoranza – non è un caso che una ragazzina di 16 anni, Greta Thunberg, paladina dell’ambiente sia diventata oggi la donna più importante al mondo.
Messo in votazione l’articolo 8 è stato approvato.
Sull’articolo 9 “Approvazione del rendiconto consolidato per l’esercizio 2018” ha preso nuovamente la parola il consigliere Massimo Zedda: «I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, film fantascientifici del passato oggi sono diventati un’amara realtà. L’ambiente dovrà essere un punto fermo nella programmazione della spesa futura della Regione. Suggerirei di concentrare gli sforzi sulla salvaguardia ambientale che potrebbe dare posti di lavoro ai nostri giovani». L’art.9 è stato approvato.
Anche sull’art.9 bis “Entrata in vigore” ha chiesto di intervenire, per dichiarazioni di voto, il consigliere Zedda. «I ragazzi che oggi manifestano per l’ambiente domani chiederanno conto alla politica. Le questioni ambientali avranno la stessa forza d’urto degli attentati di mafia contro Falcone e Borsellino che convinsero molti ragazzi della mia generazione a iscriversi in Giurisprudenza. Oggi i giovani che manifestano faranno lo stesso iscrivendosi a corsi di laurea finalizzati alla tutela ambientale. O troveranno posti di occupazione legati a quelle tematiche o perderemo un’altra generazione». Posto in votazione, l’art.9 bis è stato approvato.
Il presidente Pais ha quindi messo in votazione il testo finale della legge. Massimo Zedda ha ribadito la sua astensione non prima di aver invitato il Consiglio e tutta la politica a occuparsi con più attenzione delle politiche ambientali. «In Sardegna accade il contrario, mi risulta che qualche capogruppo di maggioranza ha provato a sospendere un intervento di abbattimento di maiali da parte dell’Unità di progetto contro la peste suina. Qualcuno capisce la gravità dell’atto?». Il testo finale è stato approvato con 36 voti a favore e 13 astenuti.
L’aula è quindi passata all’esame del Bilancio interno del Consiglio regionale. Ha chiesto di intervenire il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda: «E’ stato coinvolto nella relazione il consigliere Piu. Non era a conoscenza e non poteva relazionare sull’assunzione di personale esterno alla pubblica amministrazione – ha detto Zedda – questa sarà una costante nei prossimi anni. Se si inserisce un argomento nuovo è inopportuno coinvolgere un collega d’opposizione su materie che noi non governiamo. Questo aspetto meriterebbe un approfondimento». Messo in votazione il bilancio interno del Consiglio è stato approvato con 33 favorevoli e 14 astenuti.
Il presidente Pais ha quindi dichiarato chiusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno nel pomeriggio alle 16.00 (Psp)