Durante l’attività di ieri il personale dell’uffcio marittimo di Sant’Antioco, con l’ausilio della motovedetta CP 812, ha affiancato la nave unitamemnte a personale dell’ARPAS per l’esecuzione di alcuni campionamenti delle acque.
Le condizioni meteo favorevoli hanno inoltre consentito al personale della Guardia Costiera di proseguire l’ispezione dei locali di bordo per constatare lo stato dello scafo.
Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, coadiuvato da un tecnico, ha operato il recupero del VDR (Voyage Data Recorder), la cosiddetta “scatola nera” della nave. Dall’analisi dei dati in essa contenuti si potranno ricostruire gli eventi che hanno condotto la “Cdry Blue” a incagliarsi lungo la costa dell’isola di Sant’Antioco.
Alle operazioni di recupero della “scatola nera” (VDR), ha partecipato anche un rappresentante dell’armatore della motonave.
Durante il sopralluogo è stata riscontrata la presenza di una leggera iridescenza oleosa in prossimità dello scafo, i cui effetti sono stati prontamente eliminati grazie all’intervento di un battello disinquinante (Naitan primo) contrattualizzato dalla società SMIT salvage, che è stata incaricata dall’armatore di studiare un piano per la messa in sicurezza dell’unità. L’utility vessel “Jif Elios” ha continuato a operare in zona a supporto delle operazioni di scandaglio dei fondali.
Nei giorni scorsi, al fine di garantire la tutela dell’ambiente marino e dei litorali interessati, è stata appositamente rischierata in zona un’unità disinquinante (“Falisca”, attualmente ormeggiata nel porto di portoscuso) che opera in convenzione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Infine, il personale del IV Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Cagliari ha eseguito un’investigazione subacquea al fine di raccogliere ulteriori elementi circa le condizioni dello scafo.
Anche il personale della società specializzata, alla quale l’armatore della matonave ha affidato il compito di recuperare lo scafo, ha eseguito continui monitoraggi al fine di redigere un idoneo piano di intervento.
Nella giornata di oggi, presso la Capitaneria di Porto di Cagliari, è previsto il terzo incontro tecnico tra la società SMIT salvage e i rappresentanti della Guardia Costiera. All’ordine del giorno l’analisi delle informazioni raccolte e la valutazione delle prossime azioni.