Dario Giagoni, capogruppo Lega Salvini Sardegna, già primo firmatario di un’interrogazione consiliare del 27 giugno scorso, commenta con favore le dichiarazione dell’assessore al lavoro Alessandra Zedda e dell’assessore ai trasporti Giorgio Todde.
Sono ben felice che la vicepresidente Zedda e l’assessore Todde stiano lavorando all’idea di dotare la nostra isola di un suo vettore aereo regionale, un’idea che al momento della mia proposta era stata da molti giudicata come utopistica ma che, se supportata da giusto lavoro e impegno, soprattutto con l’UE, potrebbe garantire ai sardi una vera e reale garanzia di mobilità, scevra dai meccanismi a cui è stato sottoposto sino ad ora il nostro diritto a viaggiare. In sostanza, come affermato anche nell’interrogazione da noi presentata, ciò che auspichiamo è la possibilità di esportare, in parte, il riuscito modello corso.
Afferma il consigliere:
Tale progetto, a nostro avviso, dovrebbe essere sviluppato parallelamente a quello della necessità di dotare la nostra regione di scuole di formazione per i professionisti dell’aria. L’apertura di scuole finalizzate alla formazione di piloti e tecnici aeronautici garantirebbe non solo di far fronte alla notevole richiesta interna ma sarebbe fonte di importante introito economico per l’isola. Basti pensare che gli Stati del Nord Europa stipulano sempre più spesso convenzioni con i Paesi dell’area mediterranea, è testimone di questo la Sicilia che vanta già collaborazioni di questo calibro, al fine di garantirsi sempre la reperibilità di nuovi piloti da inserire negli equipaggi. Le condizioni climatiche dei Paesi del nord sono spesso avverse e non garantiscono la possibilità di volo ed esercitazioni per l’intero anno, possibilità che il nostro clima ben più mite invece consente. In passato le scuole di volo a motore della Sardegna hanno prodotto grandissimi professionisti che, attualmente, militano nelle più importanti e rinomate compagnie aeree; ci impegneremo e lavoreremo affinché tale positivo primato possa adornar nuovamente il petto della nostra regione. Questi due progetti sono per noi centrali, in primis per evitare l’isolamento cui sin troppo spesso è stata sottoposta la nostra isola, sia perché da sempre l’industria aeronautica è foriera di ricchezza e occupazione, due elementi che vorremmo essere sempre più rappresentativi della terra in cui abbiamo la fortuna e l’orgoglio di abitare.”