“Il 30 dicembre ci sarà l’importante decisione del Riesame sull’altoforno 2 – continua il leader Uilm – che, in caso di spegnimento, metterebbe a rischio futuro produttivo e occupazionale”.
“Si sta portando avanti una trattativa tra Governo e azienda – prosegue – senza nessun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Non possiamo accettare esuberi e ogni trattativa deve ripartire da quanto previsto dall’accordo del 6 settembre 2018”.
“Per raggiungere accordo del 2018 impiegammo circa un anno – sottolinea – ora Governo e l’azienda sostengono che in un mese deve essere trovato un’intesa per un nuovo piano industriale e occupazionale. Una descrizione che è poco attinente alla realtà”.
“Ora ci aspettiamo dal Governo – conclude – che ci convochi urgentemente per mettere a punto un progetto industriale e occupazionale condiviso con le organizzazioni sindacali. Un piano senza esuberi, con investimenti per il risanamento ambientale e un vero futuro occupazionale per tutti i lavoratori, senza mettere sul tavolo ipotesi poco praticabili”.