Ci aspettiamo nelle prossime ore, dopo la nostra grande manifestazione – dichiara il leader UILM -, una decisione chiara e netta del Governo sul risanamento ambientale, sulla tutela e garanzia dei livelli occupazionali e la continuità produttiva. Con o senza ArcelorMittal. In questo momento non ci fidiamo né di ArcelorMittal, che è gravemente inadempiente rispetto all’accordo del 2018, né del Governo che non ha ancora una linea chiara. Non crediamo a un piano industriale che preveda due fasi, perché si deve garantire strutturalmente una continuità produttiva. Non permetteremo che ci siano migliaia di esuberi e la diminuzione dei salari dei lavoratori come prevede il piano presentato dall’azienda. Giovedì al MiSE – conclude – ascolteremo la proposta dei Commissari e del Governo, sperando si possa mettere una parola fine al tritacarne mediatico quotidiano che rischia di far esplodere una bomba sociale.
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