Nella sede ACSIT – Associazione Culturale dei Sardi in Toscana (Piazza Santa Croce 19, Firenze) un appuntamento speciale in cui l’estro e l’originalità del cinema sardo che si intreccia con il sociale. È quello che fa Pietro Mereu nel suo film “Il clan dei ricciai”: una raccolta di storie crude ma ricche di forza e umanità, una testimonianza preziosa di un mondo che sta scomparendo e che il regista di Lanusei ha avuto la fortuna di poter raccontare.
La pesca dei ricci è un mestiere faticoso. A Cagliari, fra le onde di un mare cristallino, nei mesi più freddi dell’anno, non sono rimasti in molti a praticarla. Tra questi c’è Gesuino Banchero, che con il suo clan di ex detenuti continua con orgoglio una delle più antiche tradizioni sarde. La cooperativa di pescatori restituisce voce e dignità a quelle persone dimenticate dal mondo che nella pesca dei ricci hanno trovato un’occasione di riscatto. Dopo anni di carcere, Andrea, Massimo, Simone e Bruno cercano così di superare il passato e riprendere il controllo della propria vita. Negli anni Sessanta un gruppo di ex detenuti, per sopravvivere, inizia a dedicarsi alla pesca dei ricci di mare. Questi uomini dal duro passato raccontano oggi un’esperienza di vita comune lunga otto lustri.
[foto id=”291844″]
Al termine della proiezioni dibattito sul tema; dopo un rinfresco la serata proseguirà con balli sardi.
Per partecipare all’evento è richiesto un contributo di 5 euro. Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo a [email protected] o chiamare dopo le 17:30 Gabriella al 3495572075.
[foto id=”291843″]