Il Festival Internazionale di Musica da Camera, con i suoi ventuno anni, è certamente tra le iniziative dedicate alla musica classica più longeve e qualificate della Sardegna e, con la direzione artistica del bandoneonista Fabio Furia, ogni edizione propone le più importanti formazioni specializzate nella musica da camera.
Un genere, quest’ultimo, in origine eseguito nelle sale delle corti per il divertimento dei principi ma che dall’Ottocento identifica la musica eseguita da pochi strumenti e per poche voci. Il compositore che portò la musica da camera nella sala da concerto fu Ludwig van Beethoven.
Festival internazionale di musica da camera: il programma
Sabato 7 dicembre, con inizio alle 19:30, il direttore artistico del festival Fabio Furia al bandoneon e Alessandro Deiana alla chitarra terranno un concerto dal titolo “Eldiasque me quieras”. Il suono passionale del bandoneon e il virtuosismo della chitarra si amalgamano per raccontare il tango attraverso un repertorio che ripercorre la storia dagli anni ’20 agli anni ’50. Un percorso che segna l’evoluzione di questo genere musicale così amato, partendo da quello tradizionale fino alle avanguardie e alla sua più alta nobilitazione.
Domenica 8 dicembre (alle 19 Teatro Electra) sarà la volta del Duo Schiavo-Marchegiani, apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale per lo stile personalissimo, la naturalezza del discorso musicale, la bellezza del suono, l’intensità e la travolgente energia delle loro interpretazioni.
Parallelamente all’intensa attività solistica, dal 2006 Sergio Marchegiani e Marco Schiavo formano un duo pianistico tra i più attivi e dinamici sulla scena italiana e internazionale. Per la tappa sarda il duo ha scelto un programma di grande impatto, con le Danze Ungheresi di Brahms, una collezione musicale di 21 danze per pianoforte a quattro mani che testimonia l’amore del grande compositore tedesco per il canto popolare ungherese.
Si tratta di brani brillanti e virtuosistici che raccolsero da subito un grandissimo successo di pubblico per la capacità di proporre accompagnamenti incalzanti, modulazioni impreviste, sincopi e controtempi, evocando le suggestioni delle atmosfere della tradizione musicale magiara. Il Duo ha tenuto centinaia di concerti in tutto il mondo, suonando nelle sale più prestigiose: Sala Grande della Carnegie Hall a New York, Sala Grande della Philharmonie e del Konzerthaus di Berlino, Sala d’Oro del Musikverein e Sala Grande del Konzerthaus a Vienna, Mozerteum di Salisburgo, Laeiszhalle di Amburgo, Beethoven-Haus a Bonn, Rudolfinum e Smetana Hall a Praga, San Pietroburgo, Suntory Hall a Tokyo, Teatro Solis a Montevideo, Teatro Petruzzelli di Bari e inoltre a Roma, Parigi, Zurigo, Sofia, Istanbul, Helsinki, Mosca, Montreal, Washington, Città del Messico, San Paolo del Brasile, Baku, Astana, Hong Kong, Bangkok, Singapore.
Si sono esibiti con importanti orchestre come i Berliner Symphoniker, la Budapest Symphony Orchestra, la Prague Radio Symphony Orchestra, la New York Symphonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Istanbul, le Orchestre da Camera di Città del Messico e Madrid, la PragueChamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Stato dell’Azerbaijan e la Thailand Philharmonic Orchestra.
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Il ciclo dei concerti al Teatro Electra si conclude domenica 15 dicembre, sempre a partire dalle 19, con il grandissimo violoncellista Mario Brunello in duo con il pianista Andrea Lucchesini. Un repertorio monumentale che propone alcuni dei più grandi capolavori della letteratura cameristica romantica, interpretati da due musicisti d’eccezione. La limpidezza delle melodie e la ricerca timbrica unita all’equilibrio delle forme scandiscono un dialogo continuo e appassionato tra violoncello e pianoforte. In programma musiche di Janàček, Chopin, Hahn e Franck.
Mario Brunello nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso Ciaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-WhunChung e SeijiOzawa. È direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.
Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” al Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa.
Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio: in duo con il violoncellista Mario Brunello ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms, e inoltre composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Recentissima è l’incisione live della Fantasia Corale di Beethoven, con Fabio Luisi alla testa di Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
Per tutta la durata del festival sono in programma degustazioni, visite guidate, mostre e conferenze.
ll Festival Internazionale di Musica da Camera è realizzato con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Pubblica Istruzione, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio), Comune di Iglesias, Comune di Gonnesa, Fondazione di Sardegna e Società Euralcoop. E con la collaborazione del Consorzio Turistico per l’Iglesiente, la Cantina Aru e Cadoni Formaggi.
Altre attività
Il festival si fa inoltre promotore di una serie di incontri per avvicinare i bambini al mondo della musica. Per la scuola dell’infanzia il 2 dicembre alle 10, sempre nel Teatro Electra, Veronica Maccioni, voce e bandoneon, e Ottavio Farci, al contrabbasso, proporranno un itinerario alla scoperta delle sonorità della voce, del bandoneon e del contrabbasso che si fondono dando vita a un percorso dalle mille sfumature, in grado di spaziare tra i diversi generi musicali, attraverso i maggiori capolavori del ‘900. Un incontro contrassegnato dal talento di due musicisti sardi che guideranno il giovane pubblico in un percorso musicale inedito ed inatteso. L’incontro sarà proposto anche il 25 dicembre, sempre alle 10 nel Teatro Electra, per le Scuola Primaria e Secondaria di primo grado.
Il 16 dicembre, nell’Istituto comprensivo “Angius”, a Gonnesa, Giorgio Matteoli (flauti dolci) e Luca Ambrosio (clavicembalo) proporranno “Un gustoso dolce per il sig. Bach”, un viaggio nel tempo nella vita di corte del ‘700 alla scoperta delle inedite sonorità del flauto dolce in tutte le sue varianti. Un repertorio dedicato a due strumenti musicali poco conosciuti nella loro veste autentica: il flauto dolce e il clavicembalo. Un incontro inconsueto e non convenzionale con la musica barocca e i suoi strumenti originali.
Il 9 dicembre, infine, con inizio alle 10:30 nei Giardini Pubblici di Iglesias, in collaborazione con il Progetto PIANTA, volto alla sensibilizzazione delle nuove generazioni verso il tema della tutela e salvaguardia dell’ambiente, il violinista Simone Soro presenta “Me in loop”, un progetto di ricerca e sperimentazione, basato su stratificazioni sonore intense e struggenti, che portano il pubblico a immedesimarsi, ciascuno col proprio vissuto, in un viaggio emotivo nuovo, diverso. La musica diventa così uno strumento di riflessione e guarigione, di crescita e di rinascita, alla scoperta di nuove e inedite atmosfere.