Scientificamente chiamata Panthera tigris sumatrae, la tigre di Sumatra vede Governo e ONG (come il WWF) seriamente impegnati per la protezione di una popolazione di animali che continua a ridursi. Secondo il rapporto 2004 del WWF, il numero delle tigri di Sumatra non superava i 400 esemplari, ma nel 2007 la popolazione non poteva superare i 192 esemplari, presenti soprattutto nelle foreste di Riau dove si trova anche la maggior parte delle piantagioni di palma.
Proprio i nuovi e imponenti progetti di piantagioni di palma e caffè, realizzati anche grazie a vasti incendi boschivi, hanno ridotto drasticamente l’habitat delle tigri. Riduzione dovuta anche al commercio illegale della sua pelle che ha un colore rossastro ed è la più scura di quella di qualsiasi altra tigre, e delle unghie, considerate afrodisiache dalla medicina tradizionale.
Secondo dati recenti, anzi, il lucroso traffico illegale è la causa maggiore della forte diminuzione del numero di tigri. Secondo tali dati, nel periodo 1998-2002 sarebbero almeno 50 le tigri uccise illegalmente, nonostante le dure misure per ridurre il mercato nero (sono previsti fino a due anni di prigione e 10mila dollari di multa). E non è facile individuare i bracconieri in quanto agiscono in aree difficili da raggiungere.
Questo animale raro e quasi estinto si trova solo nella profonda foresta dell’isola di Sumatra, in Indonesia. Alcune sono nel Gunung Leuseur National Park, che si trova tra le province di Sumatra Settentrionale e Aceh, e anche nel National Batang Gadis nella zona settentrionale di Sumatra, oltre che in alcune foreste nella provincia di Riau.
Fisicamente, la tigre di Sumatra è la più piccola tra le diverse specie di tigri. Il maschio è alto 60 cm e lungo 250 cm, dalla testa alla punta della coda, e pesa 140 kg, mentre la femmina è lunga 198 cm e pesa 91 kg. A volte, tra questi animali selvatici e esseri umani, nell’area delle piantagioni di palma o caffè, può capitare un “incontro” inatteso, come è accaduto il 28 dicembre a una donna di 30 anni, identificata come Sulis. La donna, che aveva portato con sé un cambio di vestiti, intorno alle 18:00 faceva una doccia all’aperto da sola, ma la tigre l’ha afferrata per le gambe, l’ha trascinata giù e l’ha uccisa facendola a pezzi.
La deforestazione selvaggia, negli anni, in Indonesia ha modificato l’equilibrio biologico dei predatori e non solo e ne ha alterato il comportamento, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Le tigri attaccano spesso gli umani, specialmente quelli che vivono ai margini della foresta o dei Parchi Nazionali. Compreso l’incidente di ieri, cinque persone sono state attaccate dalle tigri dall’inizio di novembre, la maggior parte nelle piantagioni di caffè della zona.