La 24a edizione di “Artigianato in Fiera“, fiera mondiale organizzata da Ge.Fi. a Milano a inizio dicembre, ha avuto fra i suoi riconosciuti e celebrati protagonisti anche Character, azienda sassarese.
Dopo l’exploit di Cinisello Balsamo – campagna di comunicazione legata al lancio del nuovissimo centro intermodale della metropolitana milanese M1 e M5 – Antonello Fadda piazza un altro colpo nel segno della professionalità, dell’innovazione e della sostenibilità made in Sassari. Una fermata che non ha certo rappresentato un punto d’arrivo per Character, ma soltanto l’ennesimo punto di partenza.
A Milanofiera è stata raccontata la Sardegna, in tutte le sue espressioni, i suoi volti e le sue peculiarità. Un racconto messo in scena su un palcoscenico di 2500 m² e animato nei 53 stand dedicati alle eccellenze isolane, tutti realizzati in cartone totalmente ecocompatibile, accessoriati fra luci e schermi. Tutti progettati, stampati, realizzati e montati dal personale di Character fra la futuristica sede di Sassari e lo spazio fiera di Milano. Il tutto in “appena” un mese di lavoro.
[fotogallery id=295243]Un impegno enorme, ma anche tanta soddisfazione corroborata dai complimenti degli espositori coinvolti, degli operatori di settore nazionali e internazionali, delle autorità presenti fra cui il governatore della regione Sardegna, Christian Solinas, e l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa. Il presente sorride, l’orizzonte si allarga, Antonello Fadda, titolare dell’azienda con sede a Predda Niedda:
Fare quello che abbiamo fatto a Milano è stato grande. Abbiamo messo in campo professionalità, stile, creatività e competenza. Grazie a chi ci ha dato fiducia nel chiederci di immaginare e costruire la casa della Sardegna a Milanofiera e grazie ai miei ragazzi, il personale di Character, che hanno reso possibile questa piccola straordinaria impresa. Questo significa che a Sassari e in Sardegna si può fare, basta essere strutturati e organizzati. Occorre fare investimenti importanti per innalzare il livello di qualità del prodotto offerto. Bisogna cercare di essere i migliori sulla piazza, per essere competitivi sul mercato isolano, italiano e internazionale. E più cresci più hai possibilità di investire e più sei portato a migliorare. Questo è l’unico modo per fare e fare bene, per tenere in piedi un modello di impresa che altrimenti, in Sardegna, sarebbe insostenibile. Milano è stata una sfida, la cui importanza abbiamo percepito forse solo a esperienza conclusa. Ci hanno contattato per chiederci di realizzare l’intero padiglione sardo: 2.500 m² da allestire, 53 stand, oltre 1.000 pannelli stampati in 20 giorni, materiale caricato su 3 tir da 13 m e 70 cm, 22 persone coinvolte di cui 10 assunte a tempo determinato in loco e 5 giorni per montare il tutto in vista dell’apertura della fiera. Una commessa del genere senza esperienza e organizzazione rischia di schiacciarti, noi lo abbiamo fatto addirittura con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia. È stato faticoso, stressante ma il risultato finale è stato spaziale. Ci è servita l’esperienza di Cinisello Balsamo, sono arrivati i complimenti dei committenti e degli organizzatori di fiere a livello nazionale e mondiale. Abbiamo stupito il pubblico, ma stupire gli operatori è gratificazione importante. Siamo sulla direzione giusta ma non azzardo se affermo che sui 150mila m² allestiti nell’intero spazio i 2.500 m² sardi erano i più belli.