Una volta arrivata la chiamata al numero unico di emergenza, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Monti e una della Squadra volanti del Commissariato di Olbia si sono precipitati sul posto, trovandosi davanti questa scena: un giovane si era portato sul tetto della propria abitazione e da un’altezza di circa otto metri intimava a tutti di non avvicinarsi e lanciava tegole verso le macchine parcheggiate per strada, comprese quelle delle forze dell’ordine.
Dopo circa un’ora di trattative con il personale operante, il ragazzo chiedeva a uno dei Carabinieri presenti e che già conosceva di salire sul tetto, per aiutarlo, svenendo subito dopo. A quel punto sia quel Carabiniere che un Poliziotto sono riusciti a salire sul tetto tramite una botola collocata all’interno dell’appartamento che permetteva così di raggiungere il giovane, il quale aveva già perso i sensi.
La botola però non permetteva di trasportare il ragazzo giù al piano terra per farlo soccorrere adeguatamente dal personale sanitario, nel frattempo sopraggiunto, quindi, nell’attesa che i vigili del fuoco raggiungessero il luogo del fatto, i due operatori si prodigavano nelle cure del ragazzo, incosciente e in preda a convulsioni, tra l’altro giacente in una posizione estremamente pericolosa considerato che si trovava a meno di un metro dal bordo del tetto, facendo in modo che questi non precipitasse giù e non avesse ulteriori momenti di squilibrio. Gli operatori delle forze dell’ordine hanno agito con coraggio, di fatto rimanendo in precaria stabilità per quasi tre ore e soltanto la perseveranza e la loro sensibilità ha fatto sì che l’episodio non evolvesse tragicamente.
L’intervento di più squadre dei vigili del fuoco ha consentito di recuperare il giovane e trasportarlo in ospedale per le cure del caso.
Il soggetto dovrà rispondere tuttavia di minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento.
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