Tre bollini rosa all’ospedale San Francesco di Nuoro, perché è “a misura di donna”. In Sardegna, oltre al polo nuorese, solo un altro centro (il SS. Trinità di Cagliari) ha raggiunto il massimo riconoscimento dei tre bollini attribuiti dall’Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che anche quest’anno (come fa dal 2007, con cadenza biennale) ha stilato per il biennio 2020-2021 la classifica degli ospedali italiani che offrono le prestazioni e i servizi migliori a misura di donna: dalle strutture maggiormente qualificate nella prevenzione, diagnosi e cura di patologie femminili specifiche, a reparti di ginecologia e ostetricia all’avanguardia, fino agli ospedali con percorsi dedicati alla depressione di genere. Sono 9 gli ospedali sardi e 17 i bollini assegnati: a ciascun ospedale possono essere assegnati 1, 2 o 3 bollini. La cerimonia dell’assegnazione dei bollini si è svolta ieri mattina al Ministero della salute a Roma.
Questi gli ospedali sardi che hanno ricevuto i “bollini rosa”:
A.O. G.Brotzu – Ospedale Oncologico Armando Businco Cagliari 2 bollini
A.O. G.Brotzu – Ospedale San Michele Cagliari 1 bollino
A.O.U. di Cagliari – P.O. Duilio Casula Cagliari 2 bollini
Casa di Cura Poli-specialistica Sant’Elena Quartu Sant’Elena 2 bollini
P.O. SS Trinità di Cagliari 3 bollini
P.O. San Francesco Nuoro 3 bollini
P.O. San Martino di Oristano 1 bollino
Stabilimento Ospedaliero Giovanni Paolo II° di Olbia 1 bollino
A.O.U. di Sassari 2 bollini.
L’attribuzione di 1 bollino rosa riconosce la presenza nell’ospedale di unità operative (da 1 a 3) che curano patologie femminili specifiche e l’applicazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, accreditamento e certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali. Due bollini vengono attribuiti a quegli ospedali che, oltre ai requisiti precedenti, abbiano almeno tre donne nel Comitato Etico, che prevedano donne in posizioni di responsabilità ai vari livelli, personale di assistenza prevalentemente femminile, che sotto il profilo archiettonico sottolineino la centralità della persona ricoverata, e che riservino particolare attenzione ai bisogni delle donne di etnie diverse. Il massimo riconoscimento, i tre bollini rosa, viene attribuito a quegli ospedali che, a tutte le caratteristiche già descritte, aggiungano un contributo in pubblicazioni scientifiche su patologie femminili, l’applicazione delle normativa sull’Ospedale senza dolore, il controllo del dolore nel parto e l’analgesia ostetrica.
Ma per la sanità nuorese non si è trattato dell’unico, ambito, riconoscimento. Sempre ieri, infatti, è stata assegnata una menzione speciale alla Dottoressa Gesuina Cherchi, coordinatrice del programma “Bollini rosa” per l’ASSL di Nuoro fin dalla nascita di questa iniziativa, che ha deciso di lasciare questo importante incarico per altri stimolanti traguardi. «Alla cara Dottoressa Gesuina Cherchi un ringraziamento speciale da parte di Onda – si legge nell’elegante pergamena consegnatale ieri a Roma da Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda, e da Claudio Mencacci, Presidente Comitato Scientifico Onda – per l’impegno profuso in questi anni a favore della salute della donna e per essere stata al nostro fianco in qualità di Referente Bollini Rosa del Presidio Ospedaliero San Francesco di Nuoro».
«Sono davvero contenta per questo riconoscimento – è il commento di Gesuina Cherchi, ancora molto emozionata – Le donne costituiscono la maggioranza dell’utenza dei servizi sanitari, ma non sempre gli ospedali offrono un trattamento adeguato alle loro esigenze e necessità. Ma credo che Nuoro, in questi ultimi anni, abbia dimostrato di essere cresciuta nell’attenzione riservata alle problematiche femminili, anche sul versante sanitario».
«La certificazione Onda – precisa Cherchi – dimostra la grande sensibilità della nostra ASSL per la specificità della medicina di genere. Questa permette di personalizzare le cure verso la persona e non verso la malattia. Per questo voglio ringraziare tutti i nostri professionisti del San Francesco, donne e uomini, per l’impegno che ogni giorno garantiscono nel loro lavoro».
Gli obiettivi di Onda, con l’assegnazione dei “bollini rosa”, sono vari: creare un network di ospedali a “misura di donna” sempre più all’avanguardia nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie femminili; contribuire ad una scelta consapevole da parte dell’utente attraverso un confronto diretto tra i servizi offerti dalle diverse strutture; dare voce alle pazienti sui servizi premiati.