Per questo motivo, nel weekend appena passato, sono stati distribuiti centinaia di libretti informativi tramite i quali i ragazzi possono riflettere su quanto possano cadere in basso se, offuscati dall’idea che lo sballo possa allontanare le loro incapacità o le loro difficoltà, consumino droga.
Affinché l’iniziativa potesse diventare virale, sono stati coinvolti i commercianti facendo in modo che il grande afflusso che in questi giorni ovviamente avrebbe portato gli olbiesi a riversarsi nei negozi, portasse con sé un messaggio sociale, alimentando l’idea che si possa un giorno vivere liberi dalla droga.
Non è un caso se questa fondazione sia ispirata dalle parole del filosofo L. Ron Hubbard, il quale disse che:
Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che son comunque l’unica ragione di vivere.
La droga porta con sé solamente cattive notizie; finalmente arrivano all’attenzione della stampa anche quelle relative alla quantità di danni che si stanno riscontrando proprio in quei Paesi in cui alcuni stupefacenti sono liberalizzati o in cui si pensa che possa realmente essere accostato il termine “light” o “legale” accanto alla parola “cannabis”.
Non c’è droga che contribuisca al miglioramento, non c’è droga che garantisca lucidità e, seppure lo sballo momentaneamente scaccia qualsiasi pensiero, ogni disagio, difficoltà, paura, che il consumatore tentava di sconfiggere con la droga, in realtà torna più forte di prima, amplificata.
I cittadini e commercianti, nel ricevere le corrette informazioni dai volontari olbiesi, hanno risposto sottolineando sia la loro volontà di veder cessare questo ignobile mondo degli stupefacenti, sia mostrandosi felici per avere uno strumento tramite il quale contribuire alla lotta a queste sostanze.
D’altra parte, considerato il fatto che tutti quanti sono consapevoli dei danni che comporta il consumo e lo spaccio di droga, considerato che nessuno vorrebbe a casa un figlio tossicodipendente e che nessun figlio vuole far soffrire i propri genitori, non si può che fare squadra, unirsi e continuare con iniziative come quelle dei volontari olbiesi. L’obiettivo è solo uno: la vita libera dalla droga.