Nella serata di ieri, la Guardia Costiera di Olbia ha negato l’imbarco per la penisola ad un autocarro adibito al trasporto di animali vivi (bovini) a causa di diverse violazioni alla stringente normativa sulla movimentazione degli animali e sul trasporto merci a bordo delle navi di linea.
Nell’ambito di una specifica attività di controllo sul trasporto di prodotto ittico da e per la penisola, gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera hanno individuato un autocarro adibito al trasporto di animali vivi, appartenente ad una ditta di autotrasporti sarda, in sosta all’interno del porto industriale di Olbia, in attesa di imbarco.
Il personale ha comunque proceduto al controllo documentale sulla merce trasportata e, a seguito delle verifiche effettuate, sono state riscontrate diverse anomalie ed irregolarità che hanno suggerito un approfondimento di indagine, in particolare sulla documentazione di accompagnamento degli animali trasportati, sull’effettiva consistenza numerica degli stessi e circa la tracciabilità dei vitelli destinati ad essere macellati sulla penisola.
Dopo averne impedito l’imbarco, il personale della Capitaneria di Porto, coordinato dal Direttore Marittimo del Nord Sardegna C.V. (CP) Maurizio TROGU, ha chiesto l’intervento del personale veterinario della ATS Sardegna – Servizio Veterinario Sanità Animale per le verifiche di sua stretta competenza, nonché della locale Polizia Stradale per i controlli da effettuare sul mezzo di trasporto.
Si è pertanto proceduto a notificare all’autista un ordine di restituzione del bestiame agli allevamenti di provenienza, in attesa di completare gli accertamenti sulla documentazione esibita, risultata comunque incompleta e la cui attendibilità è al vaglio degli ispettori.
“Si tratta di controlli che il personale esegue quotidianamente, con maggiore incisività durante il periodo delle festività natalizie – afferma il Comandante Trogu –
ovviamente diretta alla verifica delle condizioni igienico sanitarie di trasporto del prodotto ittico, ma che spesso può portare ad effettuare controlli su merce di tipo diverso; questo comporta la necessità di sperimentare frequentemente la stretta collaborazione esistente tra la Capitaneria di Porto e le altre Amministrazioni dello Stato (Servizio Veterinario nello specifico) chiamate di volta in volta ad intervenire a tutela della salute dei consumatori”.