L’indagine, frutto di articolate e prolungate attività investigative condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa del NORM, congiuntamente a quelli della Stazione di Olbia Centro, è scaturita dalla segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano all’Arma locale una situazione di visibile degrado del quartiere a causa dell’invadente e indecorosa attività di meretricio svolta da alcune donne straniere.
Gli approfondimenti di polizia giudiziaria hanno portato all’accertamento delle suddette condotte e consentito di cristallizzare le violazioni messe in atto da coloro che sfruttavano e favorivano l’esercizio del meretricio.
Gli immobili sequestrati consistono in due unità abitative nel cui interno si consumavano i reati e i rapporti con i clienti, come documentato dai militari dell’Arma durante l’effettuazione di specifici servizi di osservazione.
Nel corso delle indagini sono emerse gravi responsabilità personali nei confronti di I.A. – destinatario della misura cautelare – che si occupava di procacciare gli appartamenti e di riscuoterne gli affitti. Èstata denunciata all’Autorità Giudiziaria anche R.O., una donna di origini dominicane, la quale, oltre a esercitare lei stessa il meretricio, sfruttava la prostituzione di altre ragazze sue connazionali.
L’attività investigativa in argomento, non disgiunta dalla costante opera di monitoraggio e di prevenzione svolta dall’Arma nel centro cittadino e nei principali luoghi sensibili della città, si è protratta per diversi mesi, indispensabili per raccogliere i numerosi elementi di prova.