Si è svolta stamattina la presentazione pubblica delle ‘Opere di difesa idraulica dalle inondazioni del Rio Mannu a Porto Torres’, comunemente chiamato Pit fluviale, finanziato con circa 6,5 milioni di euro. Hanno partecipato il sindaco Sean Wheeler, il vice sindaco Marcello Zirulia, l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Derudas, i progettisti, i tecnici e funzionari del Comune di Porto Torres e i funzionari del settore ambiente della Regione Sardegna, oltre a diversi cittadini interessati.
La presentazione pubblica rientrava nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), ai sensi del decreto legislativo 152/2006 e in attuazione delle delibere della giunta regionale n. 45/24 del 2017 e 53/14 del 28 novembre 2017. Da oggi i cittadini avranno trenta giorni di tempo per presentare le eventuali osservazioni. Nei primi mesi del 2020 inizierà la fase operativa con gli espropri e il bando di gara.
«Con la presentazione odierna si avvia a chiusura la procedura di Via – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Derudas – e ovviamente un lungo e minuzioso lavoro che ha coinvolto diversi professionisti. Oggi si gettano anche le basi per un successivo passo in avanti che potrebbe attrarre un’altra linea di finanziamenti stimata in circa 12 milioni di euro».
«Questo progetto è di fondamentale importanza per la nostra città – commenta il sindaco Sean Wheeler – tutti abbiamo ancora negli occhi le immagini del 26 novembre. C’è un vecchio detto italiano che recita così: il fiume affitta ma non vende. Con la sua esondazione il Rio Mannu ci ha fatto vedere il suo volto e si è riappropriato dei suoi territori. È importante quindi dare spazio all’acqua in modo che in futuro non si possa creare problemi. Il Pit servirà proprio mettere in sicurezza delle aree intorno al fiume e quindi preservare la serenità di tutti noi, ma migliorerà anche l’aspetto paesaggistico con delle positive ricadute culturali per la nostra città».