Durante le operazioni di sbarco dei turisti provenienti dalla Spagna, le Fiamme Gialle hanno deciso di fermare per un normale controllo un giovane venezuelano che dichiarava con freddezza di essere un imprenditore del settore dell’esportazione di banane e di trovarsi in Sardegna per una vacanza.
Non convinti di quanto affermato dal ragazzo, sbarcato da solo e senza auto al seguito, gli operanti decidevano di sottoporre le sue valigie al controllo dei cani antidroga “Bamby” e “Agon” che, sin da subito, segnalavano la presenza di sostanze stupefacenti, convincendo i militari a condurre il sospettato in caserma per una perquisizione personale e dei bagagli più approfondita che tuttavia dava esito negativo.
Durante la perquisizione veniva comunque rinvenuta della documentazione comprovante precedenti viaggi nell’Isola, in palese contrasto con le dichiarazioni rese, e un biglietto nel quale era stata scritta a mano una sorta di terapia farmacologica o vitaminica con indicazione delle quantità da ingerire a colazione, pranzo, merenda e cena in date prossime all’imbarco dalla Spagna.
Proprio quest’ultimo indizio, benché l’aspetto atletico e ben curato del ventottenne venezuelano suggerisse l’assunzione di integratori sportivi, non è passato inosservato e ha convinto i militari ad accompagnare il ragazzo all’ospedale di Sassari con il sospetto che potesse trasportare della sostanza stupefacente all’interno del proprio corpo.
Il giovane ha continuato a negare ogni addebito anche dopo che l’accertamento diagnostico all’addome aveva evidenziato la presenza di corpi estranei ma veniva comunque trattenuto in ospedale al fine di tutelarne l’incolumità. La rottura anche di un solo ovulo gli sarebbe stata letale.
Dopo oltre 24 ore di ricovero, sotto stretta terapia medica e piantonato a vista dai militari della Tenenza, il soggetto evacuava in più tempi 50 ovuli – confezionati con numerosi strati di lattice per evitare che il processo digestivo potesse romperli – poi risultati contenere complessivamente oltre 700 grammi di cocaina purissima che, tagliata e immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alla criminalità oltre 350.000 euro.
Il sudamericano è stato quindi tratto in arresto e trasferito al carcere di Bancali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione di servizio si inquadra in un più ampio contesto operativo disposto dal Comando Provinciale di Sassari – e successivamente approfondito e coordinato dal Gruppo di Sassari nel versante occidentale e dal Gruppo di Olbia in quello gallurese – che ha portato solo nell’ultima settimana ad altri due importanti risultati che testimoniano la trasversalità dell’azione della Guardia di Finanza nella lotta al traffico e allo spaccio di stupefacenti: