Anche quest’anno, il ventunesimo, il calendario, realizzato dalla Casa editrice Atlantide di Rogliano e curato dal giornalista Fiore Sansalone, raccoglie nell’arco dei dodici mesi aneddoti, indovinelli, filastrocche, fotografie e immagini antiche, proverbi, racconti, ricette contadine, tradizioni legati alla nostra terra e alle nostre radici.
Il lavoro, edito in trenta pagine, vuole essere, nella maniera più diretta, un raccordo tra il nostro passato, presente e futuro.
Sfogliando il calendario si apprendono la magia e le credenze del mondo contadino, gli avvenimenti religiosi e civili, i rituali delle feste tradizionali.
Uno spaccato di Calabria ricca e umile. Un insieme di avvenimenti e situazioni che rivivono attraverso il ricordo e il racconto delle persone più anziane che cercano di trasmettere alle nuove generazioni antichi usi e costumi che altrimenti andrebbero dimenticati.
Il lavoro dei compilatori di questo calendario va in tale direzione: la ripresa dei valori passati della valle del Savuto, in maniera semplice ma concreta per evitarne l’oblio. La frenesia dei tempi odierni mette quotidianamente a dura prova l’importanza delle tradizioni passate come momento di educazione e di formazione per tutti i giovani. Lasciare cadere nella dimenticanza ciò che è stato sarebbe un grave errore che nessuna comunità dovrebbe permettere.
Il Calendario del Savuto racconta il nostro tempo, attraverso il ricordo. E leggendo scopriamo tanti particolari e specifiche situazioni.
Ricordi e racconti da vivere per un anno intero e da lasciare e trasmettere ai tanti giovani che, spesso, rimuovono il loro passato e le loro origini come segno d’insofferenza.
Progetti coraggiosi che mirano a tutelare i nostri decenni trascorsi e a prendere da ciò che siamo stati, che sono stati i nostri padri, i migliori insegnamenti per la vita futura.