La denuncia viene da un cliente di un supermercato della catena Migros: stava tagliando i broccoli per la cena quando qualcosa è caduto per terra. Un sussulto e poi la sorpresa: si trattava di un geco di 7-10 centimetri, un animale decisamente non autoctono dell’area di Zurigo.
Il piccolo rettile si trovava nei broccoli bio, provenienti dalla Spagna, che aveva acquistato un paio di giorni prima alla Migros. L’animale era un po’ intorpidito, poichè la verdura era rimasta in frigo da allora, ma era in condizioni di salute relativamente buone e, una volta posto in un terrario provvisorio, si è ripreso completamente. Adesso è stato adottato da un conoscente e ha pure un nome: Cosmo.
Ma come c’è finito nel verde cespo? Visto che si tratta di animali che si nutrono d’insetti, è probabile che si tratti semplicemente di un caso. I broccoli vengono impacchettati dalle aziende agricole nel Paese d’origine e poi controllati dai fornitori locali, ha spiegato il portavoce di Migros Marcel Schlatter.
È evidente che il piccolo “viaggiatore” sia passato inosservato… in entrambe le sedi. Non è la prima volta che succede e si stima che ve ne siano da 1 a 3 all’anno nei vari punti vendita dei supermercati.
Sull’insalata in busta, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si sente dire tutto e il contrario di tutto. Certamente si tratta di una delle innovazioni del settore agroalimentare di maggiore successo negli ultimi anni, perché risponde all’esigenza forse più imperante della nostra società: risparmiare tempo.
Il confezionamento degli alimenti freschi è stato un vero e proprio boom e ormai non esiste supermercato dove nei banchi frigo, vicino a frutta e verdure fresche, non si trovino tanti ortaggi confezionati, in primis le insalate in sacchetto, un mix di diverse varietà quali lattuga, scarola, songino e gentile, a cui possono essere aggiunte altre verdure come broccoli, carote, rucola e radicchio. Ma possiamo fidarci?
In generale possiamo dire che si tratta di un prodotto sicuro, secondo quanto dimostrato da recenti studi che ne hanno analizzato la qualità. Ma è bene precisare che questo avviene solo se a monte, quindi da parte dei produttori, sono state rispettate le regole di preparazione e di conservazione e, a valle, le buone norme di utilizzo da parte del consumatore. In caso contrario l’insalata in busta può risultare un alimento dannoso e, in alcuni casi, pericoloso.