Domenica 8 dicembre, alle 11:00, sarà inaugurata la prima mostra personale d’arte di Maria Grazia Schinelli: un mix di arte da indossare e gioielli da parete. La mostra ospiterà anche la stilista Patrizia Camba, con una selezione dei suoi capi.
Durante l’inaugurazione avremo il piacere di avere la scrittrice Claudia Zedda, che leggerà un passo del suo ultimo libro: Janàsa, da cui l’artista ha tratto ispirazione per realizzare uno dei suoi quadri.
L’unicità è un valore da coltivare ogni giorno.
Con questa frase, Maria Grazia Schinelli, interpreta la sua passione di rivisitare il gioiello attraverso l’arte da indossare. L’artista cagliaritana si avvicina all’ambito artistico in tenera età; gli studi all’Istituto d’arte sanciscono un percorso che nel tempo la porterà a dar vita a un nuovo modo di vedere il mondo.
Nel 2011 “l’incontro” con se stessa la porta ad avvicinarsi ad un’arte antica, quella dell’uncinetto, rielaborata in fili di metallo non preziosi. Un filo continuo la porta a diverse mostre in terra madre, grazie anche alla nascita dei “gioielli da parete” in cui il culto del gioiello diventa arte, riutilizzando elementi di prova del suo lavoro artigianale.
Patrizia Camba
Indipendentemente da mode e tendenze realizza, nel suo atelier in via Farina a Cagliari, abiti sartoriali tratti dalle inesauribili memorie della Sardegna che la stilista utilizza ora nei suoi colori e materiali, ora nei tagli e nei volumi, a volte in maniera esplicita, altre in impercettibili citazioni del passato
Claudia Zedda
Claudia Zedda è una sognatrice innamorata della sua terra, la Sardegna. Lei la chiama l’Isola, ma con la I maiuscola, che non si confonda con le altre. Si è laureata in lettere moderne con indirizzo socio-antropologico. L’antropologia e la ricerca in ambito tradizionale sono le sue due grandi passioni. Ad oggi ha pubblicato 5 libri sulle tradizioni sarde: due saggi (Creature Fantastiche in Sardegna), due romanzi (L’Amuleto e Janàsa ed. Condaghes) e una raccolta di racconti per ragazzi e adulti mai cresciuti (Rebecca e le Janas ed. Condaghes).