La Brigata “Sassari” ha commemorato il 102° anniversario della battaglia dei “Tre Monti”, prima vittoria del Regio Esercito dopo Caporetto, combattuta dalla “Sassari” sull’altopiano di Asiago dal 28 al 31 gennaio 1918.
Tale vittoria segnò la ripresa operativa e morale dell’Esercito Italiano e, grazie al valore dimostrato in combattimento dai fanti della “Sassari”, valse la seconda medaglia d’oro al valor militare alle bandiere di guerra dei suoi due reggimenti, il 151° e il 152°.
La storica ricorrenza è stata rievocata dal colonnello Stefano Fanì, comandante del 151° reggimento, nel corso di una cerimonia militare che si è svolta questa mattina nella caserma “Monfenera” alla presenza del vicecomandante della Brigata “Sassari”, colonnello Giuseppe Levato, del comandante del 152° reggimento, colonnello Giuseppe Rocco, e del personale militare e civile dei due reparti.
Numerose le autorità presenti, tra le quali il viceprefetto di Cagliari Marcello Oggianu e gli appartenenti all’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”.
Schierate nella piazza d’armi della caserma le bandiere di guerra dei due reggimenti, ciascuna delle quali è decorata della croce di cavaliere dell’ordine militare d’Italia, di due medaglie d’oro al valor militare, di una medaglia d’oro al valore dell’Esercito e meritevole di quattro citazioni sul bollettino del comando supremo.
La bandiera di guerra del 151° reggimento è decorata di una seconda croce di cavaliere dell’ordine militare d’Italia, onorificenza che è stata consegnata dal presidente della repubblica Sergio Mattarella a Napoli in occasione delle celebrazioni solenni del 4 novembre scorso.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione una corona d’alloro in onore dei caduti, alla quale hanno preso parte i familiari dei soldati sardi che hanno perso la vita in Patria e all’estero nell’adempimento del proprio dovere.
Nel messaggio augurale inviato ai reggimenti, il generale Andrea Di Stasio, comandante della Brigata “Sassari”, ha richiamato l’importanza del senso dell’onore e del dovere, del coraggio e dell’orgoglio, “valori identitari tramandati dagli antenati, sos mannos, ai quali i sassarini di oggi devono continuamente ispirarsi per l’assolvimento dei compiti istituzionali che vanno dalle operazioni in concorso per l’ordine pubblico e a salvaguardia delle libere istituzioni a quelle di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, dal controllo e bonifica del territorio fino alle missioni di pace al di fuori dei confini nazionali”.
La cerimonia è proseguita con la celebrazione di una messa e l’allestimento di uno spazio espositivo a favore di alcune scolaresche di Cagliari che hanno potuto osservare da vicino i mezzi, i materiali e gli equipaggiamenti in uso al reggimento, di conoscere la Forza Armata, la sua storia e soprattutto le opportunità professionali che oggi l’Esercito mette a disposizione dei giovani.
La festa di corpo si è conclusa con l’esibizione della banda della Brigata “Sassari” che ha eseguito alcuni brani tratti dal suo vasto repertorio musicale.