L’evento è inserito nell’ambito degli incontri culturali organizzati dagli Amici del libro.
Nel volume gli autori indagano sulla nuova dimensione assunta su scala mondiale dalla voce Umanesimo, o meglio, Nuovo Umanesimo, usata in modo abbastanza ricorrente in questo XXI secolo.Si chiedono se sia leggibile con riferimento ai contesti d’origine – risalenti all’epoca medioevale e rinascimentale –, e contestualmente, su quanto l’Umanesimo possa essere lo strumento culturale per affrontare gli avvenimenti che si verificano in tutte le aree del pianeta.
Esiste un filo conduttore in grado di collegare l’Umanesimo della città ideale di Leon Battista Alberti e della Città del Sole di Tommaso Campanella alle metropoli, complesse e confuse, dove coesistono enormi insediamenti privi delle essenziali necessità del vivere? Ragionando sulle tante specificità, la ricerca mette a fuoco due concetti principali.
Da un lato l’Umanesimo fondato sullo studio dei classici greci e latini e degli altri popoli di antichissima tradizione, che ha guidato la cultura europea per molti secoli, dall’altro l’Umanesimo della gente, fondato sull’incontro e sulla contaminazione dei popoli, necessari per costruire beni comuni riferiti ai valori planetari della natura e a quelli della famiglia e delle comunità. Comune a entrambi è la centralità dell’uomo, in quanto interprete della storia, della cultura, del bene comune, ma anche della povertà e dell’emarginazione.
Pasquale Mistretta, ingegnere, Professore emerito di Urbanistica nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, è stato Rettore della stessa Università dal 1991 al 2009. Tra le sue opere recenti: Autonomia, il sogno e la ragione (con C. Garau, 2011), Pasquale Mistretta: storia e attualità di un percorso critico (a cura di L. Gulli, 2011), Città e sfide: conflitti e utopie (con C. Garau, 2013), Beni comuni dello spazio urbano (con C. Garau e S. Pintus, 2014), Gli slum e l’urbanistica negata (con S. Pintus, 2017), Nella Città che cambia: la “forma” è strategica per lo sviluppo e la crescita (con G. Desogus, 2017).
Luisa Gulli, ingegnere edile-architetto, si è laureata all’Università di Cagliari nel 2007 e ha conseguito un Master in Architettura del paesaggio (Universitat Politecnica de Catalunya di Barcellona – ACMA Milano, 2010). Ha curato il volume Pasquale Mistretta: storia e attualità di un percorso critico (t2011).
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