All’incontro erano presenti oltre all’assessore e ai tecnici competenti del Comune di Cagliari, l’Assessore all’Ambiente e Servizi Tecnologici, Tiziana Terrana del Comune di Quartu, i rappresentanti della Regione Sardegna e della Città Metropolitana, il prof. Sandro Demuro docente dell’Università di Cagliari e i rappresentanti di Legambiente.
Nel corso della riunione tutte le componenti coinvolte hanno convenuto sul fatto che il fenomeno verificatosi rappresenti un evento che meriti un costante monitoraggio ma non sia idoneo ad arrecare alcun pregiudizio all’ecosistema, ed anzi rappresenti un esempio di “autoprotezione ambientale” che deve essere preservato per garantire un buono stato di salute della spiaggia.
Sono, infatti, stati evidenziati i benefici che l’apporto di tali materiali vegetali, unita-mente alla posidonia presente nei mesi precedenti alla stagione estiva, arreca all’arenile, sia al fine della mitigazione degli allagamenti sia in termini di contenimento dell’erosione della spiaggia.
Gli Enti intervenuti si sono ripromessi di effettuare alcuni sopralluoghi congiunti e tenere attivo un costante canale di comunicazione al fine di verificare l’evolversi della situazione e valutare l’opportunità di eventuali interventi di rimozione e ricollocamento anche parziale delle canne al fine di garantire il contemperamento delle esigenze di salvaguardia del delicato sistema ambientale dell’area e della piena fruibilità dell’arenile soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva.