Come funziona: scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker lo riconosce grazie ad un database interno di oltre 1 milione e mezzo di prodotti e ne indica – in 10 lingue – la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinati. Basti fare l’esempio delle buste di carta del pane con finestra di plastica, oppure delle confezioni di caffè, delle bottiglie in bioplastiche o dei piatti compostabili e via discorrendo. E che fare con il Tetrapak che in alcune Regioni si smaltisce insieme alla carta e in altre con la plastica?
Una base dati ‘in crescita’ che viene aggiornata quotidianamente anche grazie al contributo degli utenti: se il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmetterne alla app la foto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre il prodotto viene aggiunto a quelli già classificati. Uno strumento collaborativo che trasforma il Comune in una smart city dell’economia circolare.
JUNKER è a disposizione di tutti gratuitamente, e dà anche la possibilità all’amministrazione di comunicare direttamente ai cittadini molte altre informazioni: ubicazione dei punti di raccolta, percorsi, calendari del porta a porta, indicazioni per i rifiuti speciali, segnalazione degrado, messaggi di cambio calendario o raccolte speciali, ecc. JUNKER è una APP unica nel suo settore, che ha riscosso un incredibile successo, diffondendosi rapidamente in oltre 700 Comuni solo in Italia, perché offre un servizio rapido, di facile utilizzo,
accurato e completo, aperto ai contributi degli utenti.
Inoltre, la community di Junker, presente sui vari social, è ampia e in continua crescita: ad esempio sulla sua pagina FACEBOOK https://www.facebook.com/junkerapp/ ogni giorno vengono pubblicati consigli, notizie e tutorial utili per differenziare correttamente, tutti verificati da Junker e pronti da condividere. Basta iscriversi al canale per non essere più soli con i propri dubbi …più siamo, più la
differenziata comunale ne beneficerà in quantità e qualità!
Ma come è nata l’idea alla base di Junker? risponde Giacomo Farneti, ideatore della APP: “Viaggiando spesso per lavoro, mi trovavo ogni volta a dover imparare le regole locali. Mi sono chiesto se la tecnologia oggi non ci potesse dare un modo più veloce e preciso di sapere come differenziare i prodotti. A quel punto ho avuto l’intuizione di partire dal codice a barre per riconoscere univocamente i prodotti che usiamo e associarli ai materiali di cui sono costituiti. Ne è nato un servizio semplice da usare realizzato usando lo smartphone.Con
i miei soci siamo molto orgogliosi di vedere crescere il consenso degli utenti così rapidamente in tutta Italia e di poter offrire alle amministrazioni uno strumento finalmente efficace per permettere i propri cittadini di differenziare senza dubbi o errori”.