Il Coronavirus cinese proviene dai serpenti?
È notizia di oggi, 23 gennaio, che il 2019-nCoV o Coronavirus cinese possa essere stato trasmesso ai frequentatori del mercato di Wuhan dai serpenti.
Si tratterebbe del Bungarus multicinctus (o bungaro di Taiwan) e del Naja atra (o cobra di Taiwan), entrambi velenosi e venduti al mercato di Wuhan insieme ad altri animali vivi, tra cui:
- polli e pecore;
- scimmie e cammelli;
- porcospini e tassi;
- volpi e maiali.
Oltre, naturalmente, ai prodotti ittici e alle carni processate.
L’ipotesi degli studiosi
A pubblicare l’ipotesi sul Journal of Medical Virology è stato un gruppo di ricercatori cinesi, i quali – analizzando il materiale genetico del Coronavirus cinese e confrontandolo con quello di altri suoi parenti noti – si sono accorti di alcune analogie.
L’analisi della struttura del RNA virale, infatti, ha rivelato che esso era simile a quello di due Coronavirus infestanti i pipistrelli, prede naturali dei rettili di cui sopra.
E poiché anche i pipistrelli venivano venduti al mercato di Wuhan, si pensa che 2019-nCoV sia passato da essi ai serpenti e poi agli umani, causando l’epidemia, benché rimanga da capire come sia riuscito ad adattarsi ai vari ospiti.
Ai ricercatori spetterà, dunque, il compito di analizzare i campioni di RNA virale provenienti sia dagli animali selvatici, sia dal mercato (impresa ardua, visto che i locali sono stati chiusi e sottoposti a disinfezione) per confermare la loro ipotesi ed eventualmente fornire preziose indicazioni per lo sviluppo dei protocolli di prevenzione e trattamento.
Noi di Sardegna Reporter vedremo come si evolverà la situazione e, nel caso ci siano degli sviluppi, non mancheremo d’informarvi.