Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo le prime notizie seguite all’autopsia effettuata sul corpo del georgiano Vakhtang Enukidze, detenuto al Cpr di Gradisca D’Isonzo e deceduto in circostanze su cui Squadra mobile e Magistratura stanno indagando.
“Ci aspettiamo che anche l’Amministrazione reagisca a questi attacchi ingiustificati, gratuiti, odiosi e inammissibili, non solo a parole ma con i fatti – conclude Mazzetti –. Già operiamo in contesti come quello del Cpr in situazioni difficilissime e insicure, sopportare anche i deliri di chi non esita a strumentalizzare una morte a fini propagandistici è troppo. A certi soloni tuttologi consigliamo, se ne hanno la capacità, di fare un concorso in polizia e farci vedere in prima persona come si lavora. I poliziotti hanno una professionalità, un senso del dovere, uno spirito di sacrificio e soprattutto una dignità che impongono rispetto. Ci attendiamo quindi come prima cosa delle sonore scuse per i poliziotti, e che cessi questa continua e violenta campagna d’odio che si solleva ad ogni piè sospinto contro le Forze dell’ordine, frutto di una subcultura ideologica che costringe il personale a lavorare in condizioni oltremodo snervanti”.