Il prete nigeriano si rivolge con “dolore e con ansia” ai media di tutto il mondo per raccontare una persecuzione che definisce “aumentata e peggiorata” dalla strage del 26 dicembre costata la vita a 11 cristiani ed eseguita da un gruppo jihadista legato all’Isis, che poi ha pubblicato il video dell’uccisione su Amaq, l’organo propagandistico dello Stato Islamico.
Il filmato dura un minuto e mostra 11 uomini bendati, fucilati e pugnalati da miliziani della autoproclamata “Provincia dell’Africa Occidentale dello Stato Islamico” (Iswap) in una località sconosciuta.
di Marco Guerra
Fonte: www.interris.it