120 tentativi di telefonata (30 in un solo pomeriggio) non sono bastati per parlare con un operatore. Difficilissimo, nemmeno in orari proibitivi, al limite dell’inizio e fine servizio . L’iter indica che per prenotare, impegnativa mutualistica alla mano, si può scegliere tra le opzioni proposte: telefonata, cup web o direttamente di persona. La prima appare più semplice e per di più l’orario è anche comodo: dalle 8.30 alle 18.
Risponde una gentile voce metallica femminile che dopo aver informato sugli orari, presentato le altre modalità di prenotazione e
ricordato la necessità di avere con sé la ricetta del medico di famiglia, invita a rimanere in linea .
Il tutto termina con un secco «gli operatori sono tutti occupati, si prega di richiamare più tardi» concludendo la chiamata. 45 tentativi il primo giorno e ben 30 il secondo non sono stati sufficienti per parlare con un operatore, sempre tutti impegnati (e l’utente invitato a ritelefonare).
Alla fine per ottenere una visita l’unica via è andare presso uno degli sportelli ubicati nel territorio, abbiamo scelto di seguire i consigli
presenti sul sito regionale Sardegna Salute scegliendone uno a caso descritto in via piero della francesca (Selargius)ma scoprendo poi dopo alcune telefonate all’Urp che però non esisteva nessuno sportello Cup all’indirizzo da noi scelto e quindi via alla ricerca di un altro sportello reale che grazie all’assistenza dell’operatore abbiamo saputo poi trovarsi in viale trieste 37 a cagliari.
Parlando con i presenti in coda si scopre che il percorso è stato lo stesso per tutti: telefonate (tante), voce metallica (sempre), senso di
rassegnazione e alla fine sportello. Qui sono abbastanza veloci: dopo 40 minuti finalmente si riesce a parlare con una persona in carne ed ossa e ad avere la tanto bramata informazione sull’ appuntamento: Ma se questa (forse) è un’altra storia, sta di fatto che per poter vedere un medico con il servizio sanitario nazionale dopo quasi 4 giorni , ci sono volute 120 chiamate, parecchi tentativi on line, una sveglia di prima mattina, e ancora due biglietti del bus e quaranta minuti di attesa.
Insomma, per prenotare con il servizio sanitario nazionale non bisogna essere acrobati ma tanto pazienti e determinati.