Come CISAL FederEnergia crediamo vi siano una serie criticità, poiché la dismissione delle centrali a carbone passa per l’impego e l’approvvigionamento di altri combustibili, quali il gas ad esempio, ma siamo ancora lontani dal poter produrre energia elettrica con il gas in Sardegna.
Non ci troviamo neanche nella condizione di poter percorrere la strada delle biomasse, investimenti e costi di produzione sostenuti sono un deterrente, bisognerà convincere le imprese produttrici ad esporsi finanziariamente, visto che non esiste nessun meccanismo virtuoso per incentivare questa modalità di produzione dell’energia elettrica.
Restano il cavo da realizzare e gli storage ancora in via di sperimentazione, quindi poche certezze e ancora meno garanzie di autonomia dal punto di vista energetico per i Sardi, abitanti di un isola, che non possono rischiare il blackout elettrico ed occupazionale.
Il futuro dei Sardi e di quella industria che ancora resiste, poca per dire il vero, è legato alle decisioni che a breve verranno prese.
Franco Peana
CISAL FederEnergia
Segreteria Regionale Sardegna