Un’avventura editoriale straordinaria, diretta anche per questa nuova edizione dall’antropologa e archeologa cagliaritana Tatiana Cossu, col coordinamento scientifico dei docenti Carla Del Vais, Michele Guirguis, Alfonso Stiglitz e il coordinamento editoriale firmato dalla storica Anna Pau.
Un volume da sfogliare pagina per pagina, per meglio comprendere e assorbire l’apporto multidisciplinare delle diverse scienze d’indagine affrontate, da quelle botaniche e zoologiche, a quelle più specifiche come la bioarcheologia o la paleopatologia, discipline che, grazie a rigidi protocolli di ricerca sui metodi di raccolta dei frammenti ossei, consentono oggi un quadro più chiaro delle numerose sepolture. Tanti nuclei tematici che come le tessere di un mosaico restituiscono un affresco affascinante e complesso di un’epoca che ha visto i Sardi protagonisti nell’ampio scenario del Mediterraneo.
La storia e la cultura del popolo che inventò l’alfabeto sono state studiate grazie a una metodologia narrativa originale, in grado di elaborarne i molteplici ambiti: le merci e le rotte, la politica e la religiosità, le attività agricole e artigianali, la casa e la vita domestica, il trattamento dei defunti e le tombe infantili. E ancora: le divinità, l’alimentazione, la musica e la danza, la scrittura, i gioielli e gli amuleti, i templi, le tombe e la ricerca antiquaria nelle principali necropoli di Sardegna (Monte Sirai, Tharros, Othoca, Tuvixeddu, Villamar).
[foto id=”292783″]Il risultato, oggi presente in tutte le librerie – compreso il book-shop del nuovo Spazio Ilisso di via Brofferio a Nuoro – è un volume esaustivo, dall’apparato iconografico sorprendente, reso possibile, oltre che dal contributo del Banco di Sardegna, anche grazie alla collaborazione di quanti ogni giorno si occupano della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio storico: il Polo Museale di Cagliari, i Musei e le Soprintendenze archeologiche della Sardegna, i Musei Reali di Torino, il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo di Roma, il Museo del Louvre di Parigi, il British Museum di Londra, i piccoli Comuni, l’Università di Cagliari e quella di Sassari, una rete preziosa di enti e istituzioni al lavoro per restituire l’affascinante civiltà dei sardi.