Conferire la cittadinanza onoraria di Alghero a Liliana Segre, a due anni dalla sua nomina a Senatrice a vita per volere del Presidente Sergio Mattarella, a pochi giorni dalla giornata della memoria, è particolarmente significativo e solenne, certamente per la sua storia (è una dei 25 bambini sopravvissuti sui 776 deportati ad Auschwitz), ma soprattutto per l’opera che continua a svolgere da trent’anni per le nuove generazioni.
Battersi per la libertà di pensiero, essere forti e mai indifferenti: è il messaggio che la senatrice Liliana Segre, lancia ai ragazzi di oggi, ricordandoci quegli anni che, dall’esclusione da scuola nel 1938 per le leggi razziali fino alla detenzione nel campo di concentramento l’hanno resa, prima una “lupa che sognava la vendetta” e poi una “donna libera e di pace” che diventa testimone di libertà e democrazia.
Una donna che combatte ancora oggi l’odio in tutte le sue forme. Anche la mozione algherese approvata ieri è maturata in un contesto politico e sociale particolare, contestualmente alla creazione in Parlamento della Commissione contro il razzismo e l’antisemitismo, dopo che la Segre ha fatto sapere pubblicamente che riceve ogni giorno centinaia di insulti sui social.
E da allora, il Prefetto di Milano le ha assegnato una scorta. Liliana Segre ha voluto istituire l’organo parlamentare solo perché questo atteggiamento di odio non colpisce solo lei ma moltissime altre persone ogni giorno.
Il voto sulla commissione, lo ricordiamo tutti, è stato accompagnato da un lungo applauso, ma anche da 98 esponenti del centrodestra che hanno deciso di astenersi.
Per questo il voto unanime del Consiglio Comunale di Alghero è importante. Per noi oltre ad essere un tributo alla sua storia è un riconoscimento ad una testimone credibile che lotta quotidianamente contro ogni forma di discriminazione.
Siamo orgogliosi della sua storia e del suo impegno nel presente. Per questo abbiamo chiesto in Aula che la Segre sia invitata dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio Comunale personalmente in città per ricevere l’atto conferito di cittadina algherese, che cammina accanto a noi.
Contemporaneamente abbiamo chiesto al Sindaco di ripristinare l’ordinanza revocata che, nel concedere alle associazioni il suolo pubblico, prevedeva una dichiarazione di antifascismo, antisemitismo, antisessismo, in linea con la Costituzione Italiana che ieri – col voto alla mozione Segre – abbiamo insieme onorato.