Commenta così il capogruppo Lega in Regione, On.le Dario Giagoni.
In questa battaglia non abbiamo fatto, ne vogliamo fare, distinzione tra maggioranza e opposizione, tra destra e sinistra; oggi al porto di Olbia l’unica bandiera che avvolgeva tutti noi era quella dei quattro mori, perché questa è la battaglia di tutti i sardi e per tutti i sardi! Subire questo ennesimo aggravio delle tariffe comporterebbe, inevitabilmente, una minor competitività delle nostre merci nel mercato nazionale e internazionale, una sempre maggiore difficoltà dei sardi residenti o natii nel potersi muovere, un nuovo pesante impedimento al completo sviluppo del settore terziario; a tutto questo, non dimentichiamolo, si aggiunge il paventarsi del pericoloso scenario che vede posti di lavoro a rischio poiché le aziende di autotrasporti verrebbero schiacciate dagli aumenti! Una situazione che non possiamo ne vogliamo tollerare. Il governo centrale – prosegue il consigliere – ha il dovere di ascoltare le nostre richieste che, grazie all’impegno del nostro assessore ai trasporti, Giorgio Todde, giungono congiuntamente a quelle del collega siciliano. Il governo italiano ha il dovere di applicare l’articolo 11 del trattato, che prevede la messa a disposizione di finanziamenti utili per evitare che gli aumenti ricadano, come sempre, sulle spalle dei cittadini ad opera di tutti gli stati membri. Il governo italiano ha, inoltre, il dovere di mettere a disposizione in tutti i porti l’energia elettrica a tutte le navi in ormeggio al fine di evitare che quest’ultime restino in moto, esattamente come previsto nella trattativa! Non siamo qui a cercare responsabili del passato, siamo qui per chiedere interventi nel presente che possano colmare lacune ignorate dal 2016. La manifestazione di oggi è stata solo l’inizio: infatti, per il 16 gennaio, l’assessore Todde ha già convocato una riunione in cui incontrerà i sindacati degli autotrasportatori e i rappresentanti delle compagnie di navigazione, oltre ad aver sollecitato un immediato incontro e intervento, unitamente al collega siciliano, al Ministro De Micheli. Qualora questa richiesta dovesse cadere nel vuoto non ci arrenderemo, anzi, siamo pronti a manifestare sotto il dicastero e, se necessario, ad accamparci sino a quando il sacrosanto diritto dei sardi a una mobilità al giusto prezzo non verrà rispettato – conclude Giagoni.