L’Ossidiana deve il suo nome ad un cittadino romano, Obsius, che, come ci racconta Plinio, la scoprì nell’odierna Etiopia.
Fa parte della famiglia delle Rioliti ed è una roccia vulcanica di consistenza molto dura e dall’aspetto vetroso, composta di ossido di silicio.
Viene estratta prevalentemente in Grecia, in Messico, negli Stati Uniti, in Islanda e in Italia, e conta numerose varietà: l’Ossidiana Fiocco di Neve, l’Ossidiana Arcobaleno, la Lacrima di Apache, che è nera e semilucida, e l’Occhio Celeste, nera dai riflessi iridescenti.
In Cina è considerata un oggetto divino caduto dal cielo, tant’è che viene soprannominata “escremento del Dio del Tuono Lei Gong”, antica divinità cinese.
Il rituale della settimana
L’Ossidiana è la pietra da privilegiare quando si vuole scoprire la propria verità nascosta. Infatti possiede una potenza unica tra tutti i minerali, consentendo l’introspezione dell’anima e aiutando a scoprire le cattive intenzioni altrui.
Va maneggiata con delicatezza, perché possiede una grande energia e potrebbe scatenare reazioni difficili da gestire. È da considerare come uno scudo protettivo in grado di allontanare le energie negative e di procurare la pace interiore.
Grazie alla sua struttura amorfa, l’Ossidiana non necessita di purificazione in quanto non assorbe nulla.
Aneddoto magico
In ogni epoca, l’Ossidiana è sempre stata considerata dotata di grandi poteri sovrannaturali: i Greci, i Romani e i Cinesi credevano che giungesse dall’Aldilà.
Nell’Antica Roma, era considerata una pietra sacra e non mancava mai durante i riti religiosi, specialmente i sacrifici in onore di Cibele, la madre degli Dèi.
Alessandra Leo