Per il Comune il Patto è stato firmato dal Sindaco Andrea Lutzu che ha sottolineato l’importanza del documento che dà valore all’azione congiunta di una molteplicità di soggetti, pubblici e privati, per il perseguimento di un obiettivo culturale di grande rilievo.
L’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca comunale prende le mosse dall’inserimento di Oristano nella graduatoria del programma ‘Città che legge’ istituito dal CEPELL (Centro per il libro e la lettura), organismo indipendente del Mibac, in accordo con l’ANCI, per valorizzare quei comuni che si adoperano per la promozione della lettura.
“Per noi è un importante riconoscimento delle azioni condotte in città per la promozione della lettura come diritto fondamentale per tutti i cittadini e come competenza da diffondere nella comunità per promuovere il benessere e il miglioramento culturale ed economico – spiega l’Assessore Massimiliano Sanna -. Una città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri, etc.), si impegna a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise”.
Il Patto per la Lettura punta a ridare valore all’atto di leggere come momento essenziale per la costruzione di una nuova idea di cittadinanza. Attraverso il Patto si punta a riconoscere l’accesso alla lettura quale diritto di tutti, a rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta e promuovere, attraverso la lettura, l’apprendimento permanente. Si vuole anche avvicinare alla lettura i non lettori, con particolare riferimento alle famiglie in cui si registra un basso livello di consumi culturali, ma anche i bambini sin dalla prima infanzia e, ancor prima, dalla gravidanza della madre. Si punta anche ad allargare la base dei lettori abituali e consolidare le abitudini di lettura, soprattutto nei bambini e ragazzi e a favorire un’azione coordinata e sistematica di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, pubblica, vende, presta, conserva, traduce e legge libri, dando continuità e vigore alle iniziative di promozione alla lettura già collaudate, sviluppandone sempre di nuove e innovative e creando ambienti favorevoli alla lettura.