La crisi del Porto Canale di Cagliari non si è arrestata ma anzi, continua a gravare sul capoluogo sardo.
Francesco Stara (Italia Viva) chiede dunque un impegno da parte del Governo per capire a che punto siano i colloqui e gli accordi presi, e le promesse fatte lo scorso 2 ottobre durante la visita a Cagliari del Premier Giuseppe Conte, che dichiarava “Abbiamo discusso dei problemi del Porto Canale e confido che questi siano superati al più presto, ci sono investimenti cospicui che sarebbe bene sbloccare”. Tutto ciò aveva fatto sperare in una risoluzione dei problemi legati ai vincoli paesaggistici. Ma ad oggi non vi è stato alcun passo in avanti e non è più tollerabile che vi siano dei ritardi che vanno ad influire sul mancato sviluppo del porto. Vincoli che bloccano l’attuazione della zona franca doganale, l’attuazione delle zone economiche speciali, e gli investimenti da parte degli imprenditori.
L’on. Stara trova altrettanto intollerabile l’atteggiamento dilatorio del Ministero dei Beni Culturali più volte sollecitato per risolvere il problema. “Cagliari e la Sardegna non possono più attendere oltre, un discorso che si trascina da parecchi anni, e va a condizionare pesantemente sull’economia del territorio”, ha dichiarato l’onorevole.