Il segretario Antonio Sias: «Un punto a favore delle lavoratrici»
Nessuna modifica dell’orario di lavoro senza il consenso del lavoratore: questo il prezioso e importante punto a favore mandato a referto dalle lavoratrici in forza alle società appaltatrici delle attività di pulizia e sanificazione presso l’ospedale S. S. Annunziata nel corso di un lungo ed estenuante braccio di ferro fra le dipendenti e i rispettivi datori di lavoro.
Il segretario UilTrasporti Antonio Sias sottolinea la grande importanza legata al riconoscimento del sopra citato principio: «Sin dall’avvio delle attività lavorative sosteniamo che le variazioni di orario e quelle ricollegabili alle rotazioni di turni e riposi devono tenere conto delle esigenze documentate dal personale e sopratutto – trattandosi in tutti i casi di lavoratori impegnati in attività part-time – devono dare alle persone la possibilità di poter integrare il reddito svolgendo altre attività, senza comunque limitare con orari spezzati di lavoro la personale libertà di adempiere a impegni di assistenza familiare e altro».
A distanza di circa due anni dallo start del nuovo appalto presso l’ospedale S. S. Annunziata la UILtrasporti non ha ancora sottoscritto nessuna proposta di variazione degli orari di lavoro e dei conseguenti periodi di riposo proprio perché il sindacato ritiene che tali accordi siano fortemente lesivi e penalizzanti per i lavoratori.
«La distribuzione dell’orario settimanale su sei e non più su cinque giorni come era inizialmente fa sì che, a parità di orario, la lavoratrice sia costretta a recarsi un giorno in più sul posto di lavoro con notevole aggravio di tempo e di costi – chiude Antonio Sias -. in opposizione a tale criticità, al contempo, si registra un grande beneficio per i datori di lavoro: questo per noi è inaccettabile e lo è ancor meno quando si parla di stipendi che superano di poco i 500 euro mensili e di persone che vivono situazioni di particolare disagio».