“Massima solidarietà ai sei poliziotti rimasti feriti a Torino, due in modo molto serio, durante l’inseguimento del folle che ha scatenato il panico in piena città, cercando di uccidere un collega. Quotidianamente, da nord a sud, si verificano episodi di allarmante gravità che testimoniano un assoluto senso di impunità così tanto diffuso da spingere oltre ogni limite troppe persone, convinte di riuscire a farla franca in barba allo Stato e alle sue leggi, calpestando ogni minimo rispetto per l’incolumità degli operatori delle Forze dell’ordine e, anzi, attentando alla loro vita. Questo stato di cose può cambiare solo se si lavorerà per affermare con forza una maggiore cultura della legalità e il rispetto per chi rappresenta le istituzioni, e in questo senso la reale e concreta punizione di chi viola la legge è fondamentale. Ora ci aspettiamo che il criminale che oggi ha rischiato di causare l’ennesima tragedia riceva la pena severa che merita, e soprattutto che la sconti fino in fondo in carcere, perché è chiaro che revocargli la patente non è servito a molto visto che guidava senza fregandosene altamente. La vita di un servitore dello Stato deve pur valere qualcosa, ed è finalmente ora che lo si dimostri con i fatti. In questo momento non si fa che parlare di sicurezza stradale, di incidenti, di morti e feriti, ebbene la sicurezza sulle strade, come altrove, passa per il rispetto delle regole, cosa su cui non si può e non si deve transigere”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo che a Torino un 40enne senza patente, durante un inseguimento per le vie della città, ha tentato di investire un agente, rimasto ferito insieme ad altri 5 colleghi. Dieci volanti intervenute per fermarlo, alla fine è stato arrestato per tentato omicidio lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.