La segnalazione del ritrovamento di un topo morto, finito all’interno di una scatola di fagioli rossi confezionati in Italia, ha fatto scattare l’allarme, ieri 6 gennaio 2020, nel Sistema Rapido di Allerta Europeo per Alimenti e Mangimi (RASFF).
La notizia del ritrovamento è arriva dal Regno Unito, dove un consumatore ha segnalato il caso alle autorità locali, facendo scattare così i controlli e le opportune verifiche e finendo infine per interessare il sistema europeo di allerta.
Come evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la notifica, che interessa il nostro Paese in quanto l’alimento è prodotto in Italia, è pubblicata sul rapporto settimanale RASFF (6-11 gennaio 2020). Nel dettaglio, si tratta dell’avviso di sicurezza 2020.0052 del 06/01/2020 ma, come sempre in questi casi, non sono stati resi noti il marchio e il nome del produttore della lattina di legumi interessata dall’avviso in quanto le verifiche sono ancora in corso.
Lo stesso RASFF segnala il caso come a bassa gravità di rischio e bisognoso di un follow-up. Del resto il topo nei fagioli in scatola è un caso abbastanza raro perché la legge impone alle aziende un sistema di controlli (HACCP) per prevenire proprio le criticità del sistema produttivo, come ad esempio il controllo continuo delle temperature di conservazione, la pulizia degli impianti, l’igiene del personale. Un caso accidentale può sempre capitare ma spesso segnalazioni analoghe vengono poi smentite dalle successive analisi.