Comunico oggi che domani inizierò una grande impresa. Partirò da Bologna esattamente da Piazza Maggiore, percorrerò ben 132 km a piedi per raggiungere Prato il 20 gennaio. La via della seta non è solo raggiungibile attraverso un viaggio in Cina. Già dal Quattrocento e nel Cinquecento furono individuati i vantaggi economici della produzione e della lavorazione della seta. Ripercorrerò questa antica vocazione da Bologna a Prato. Sarà un cammino fatto di storia, di leggende, di incontri con la popolazione. Attraversando parchi, borghi, riserve naturali, palazzi feudali, luoghi che incantano e che catturano con la gastronomia, fatto di gente generosa e pronta a raccontare.
Lo ha annunciato oggi, a freddo, Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica, Coordinatrice delle Guide Ambientali Escursionistiche della Campania e figura di rilievo nel panorama del Turismo Ambientale italiano. Vienna è balzata agli onori della cronaca soprattutto tra il 2017 ed il 2018 per essere stata l’unica donna al mondo a percorrere più di 2.000 km a piedi camminando sull’itinerario dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe, passato alla storia come “Viaggio in Italia”.
L’allora 68enne guida riuscì nella grande impresa, attraversando più di 150 borghi, di cui almeno 90 in Italia, incontrando migliaia di persone lungo il percorso attirando l’attenzione della stampa internazionale, soprattutto in Germania e in Austria, ma anche nazionale. Con Vienna Cammarota si impose l’importanza del cammino e del Turismo Ambientale per un Paese, l’Italia, che detiene primati importanti nei Beni Culturali ma anche nella valorizzazione del Patrimonio Naturalistico.
L’Italia, ad esempio, è il Terzo Paese al Mondo per numero di Geoparchi. Vienna volle però attraversare anche l’Italia Centrale, essere sull’Appenino, entrare nei borghi a rischio spopolamento. Lo ha fatto con la Bandiera Italiana sulle spalle. All’estero ha attraversato la Boemia, la Baviera, l’Austria, il Tibet, la Palestina, la Patagonia, l’Amazzonia, il Madagascar e sempre portando con sé la cultura popolare italiana.
In Sicilia è stata accolta dalla classe intellettuale femminile alla presenza della Contessa Chiara Modica Donà Dalle Rose, Presidente della Biennale Internazionale di Arte Sacra, e da Patrizia Li Vigni, attuale Soprintendente del Mare in Sicilia, ma anche dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. A Napoli, il sindaco Luigi De Magistris e l’Assessore alle Politiche giovanili, Alessandra Clemente, le consegnarono la Medaglia del Sindaco della Città di Napoli e venne accolta non solo a Palazzo San Giacomo ma anche presso l’Istituto Goethe.
A Roma, Vienna Cammarota si recò in visita alla Casa di Goethe in Via del Corso. Nel 2016, Vienna Cammarota, partendo dal suo Cilento, in Campania, attraversò i borghi di quell’Irpinia ferita, entrò in Puglia descrivendo gli Antichi Tratturi per poi terminare il suo Cammino della Misericordia nel cuore del Parco Nazionale del Gargano.
Nel 2018, partendo dal Parco dei Monti Lattari, la Cammarota volle attraversare invece i borghi del salernitano descrivendone la rinascita e della Basilicata. Ad Aprile, Vienna Cammarota inizierà la sua nuova, grande sfida: partirà da Venezia per essere la prima donna al Mondo a raggiungere Pechino, la Cina, sulle tracce del grande Marco Polo. Partirà a 70 anni compiuti e arriverà a Pechino nel dicembre del 2023, quando avrà 73 anni compiuti.
Da domani racconterà “La vita della seta” versione italiana.
Partirò domani mattina presto verso le 6 – ha concluso Vienna Cammarota – e la prima tappa, quella di domani, sarà di 20 km fino a Sasso Marconi. Il 5 Gennaio andrò da Sasso Marconi a Grizzana Morandi, ben 27 km e 9 ore di cammino. Poi da Grizzana Morandi a Castiglione Pepoli, 22 km in 7 ore. La Quarta tappa sarà da Castiglione dei Pepoli a Vernio, 20 km in 7 ore. Il 19 andrò da Vernio a Varano, 21 km ancora in 7 ore; il 20 gennaio arriverò a Prato, partendo da Vaiano, ben 22 km in 7 ore. Gli orari di partenza quasi sempre saranno verso le 7 del mattino per arrivare nei borghi tra le 14 e le 16. Con me porterò uno zaino da 30/35 litri, scarpe da trekking, scarpe da ginnastica per il ricambio, pantaloni lunghi, bastoncini da trekking, magliette 2/3 in microfibre, calzamaglie e una maglietta di cotone per la notte, una felpa, una giacca traspirante antivento, pantaloni e giacca per la pioggia; cambi intimi, il necessario per l’igiene personale, guanti, berretto di lana, ghette, sacco e lenzuola. Ancora una volta voglio incontrare, raccontare, vedere, scrivere. Lo farò con la nostra Bandiera ricordandone anche i valori per i quali tanti giovani hanno dato la vita.