E sabato 11 gennaio, alle ore 21, approda al Teatro Civico di Sassari, quinto appuntamento del XXX Festival etnia e teatralità, come sempre curato dalla Compagnia Teatro Sassari.
Madeira affronta con un taglio spiccatamente contemporaneo le tematiche proposte da Ibsen in questo che è considerato una delle opere più significative del drammaturgo norvegese. Gli spettri sono le ombre del passato, che tornano prepotentemente nel presente a colpire l’esistenza dei protagonisti in modo tragico.
Al centro della vicenda la storia di una famiglia. E cose nascoste, non dette, taciute. E il tarlo della follia che rischia di mandare in frantumi una facciata faticosamente tenuta insieme da menzogne e che è fonte di continue sofferenze, che si accettano pur di non fare scandalo nella comunità. Ed emerge quanto sia sbagliato vivere in questo modo.
Helene Alving è pronta ad inaugurare il suo asilo, intitolato al suo defunto marito, considerato da tutti una persona irreprensibile e dai grandi valori. All’evento intervengono il figlio Osvald, in arrivo da un’esperienza parigina e il pastore Manders, in passato amato da Helene. Osvald racconta al pastore Manders della sua vita di pittore a Parigi, fatta di dissolutezza e libertà. Il pastore è scandalizzato dai racconti di Osvald, ma non lo è sua madre, che gli ha sempre nascosto il suo matrimonio fallito e soprattutto la dissolutezza del padre. Proprio a causa di questa vita sregolata, Osvald ha una malattia trasmessagli dal padre che può portarlo alla pazzia. L’amore di Regina potrebbe salvarlo, ma ci sono altri segreti dietro alla vita della donna…
Akroama presenta così la nuova produzione: “Una casa di uomini assenti. Una casa di donne. Per ragioni di vita… e che vite! Quello che si vede non è mai la realtà.
Il pubblico e il privato. La casa come spazio di confine per sostenere, tollerare la strada. La persona e la società. L’esercizio del vivere. Nella vita non sapremo mai chi siamo e di cosa siamo capaci. Gli altri ci spingono alla definizione. Rivelazioni di antichi ricordi e segreti esplodono nella mente dei viventi. Un senso di “fine dei tempi” come nella tragedia greca, in cui l’eutanasia, la condizione coniugale, la moralità, l’etica, lo status della donna e dell’uomo sono piccoli flutes, sorseggiati ansiosamente e direttamente dal fegato.
Un tappeto esteso da Ibsen, in un’atmosfera bianca, per lasciare il posto alle realtà più vere dell’anima.
Spettri? Spiriti!”
Sul palco Tiziana Martucci, Simeone Latini, Stefano Cancellu, Ana Cruz, Giuseppe Boy, con la scenografia di Alberto Péssimo e Jorge Gonçalves, i costumi di Manuela Bronze. Il responsabile tecnico è Lele Dentoni.
Prezzo dei biglietti € 10,00 intero e € 8,00 ridotto. Per ulteriori informazioni visita la Pagina Facebook della Compagnia Teatro Sassari o il sito www.teatrosassari.it.