“Un’agevolazione dal duplice significato – afferma Franco Ponti – da un lato favorirà la riqualificazione del tessuto urbano – senza dubbio un aiuto importante per chi dovrà rifare l’involucro esterno degli immobili – e dall’altro darà impulso alle imprese del settore delle costruzioni e di tutta la filiera di collegamento”.
“Da un lato il decoro urbano e dall’altro il lavoro per le nostre imprese edili”, ribadisce Ponti, “che da troppo tempo, oltre 10 anni, aspettano un cambio di rotta, con il coinvolgendo in tale segmento di lavori di imprese specializzate nel recupero, nei restauri conservativi e nelle ristrutturazioni”.
Il settore edile pone grandi speranze di rilancio su questi interventi, sottolinea il presidente degli edili di Confartigianato; quello che oggi ci interessa maggiormente è una riqualificazione del territorio che si muova all’interno di una politica di rigenerazione urbana che possa salvaguardare anche gli aspetti ambientali e idrogeologici, promuovendo l’housing sociale ed il rilancio del risparmio energetico.
“Come Confartigianato, in rappresentanza dell’artigianato e delle pmi, siamo anche convinti che con un’azione sinergica tra imprese e amministrazioni (chiediamo un iter concessorio snello e istruttorie veloci) si possa raggiungere il risultato di migliorare la nostra città e dare risposte a chi ci vive e chi lavora” sottolinea Ponti, che conclude: “i nostri centri riprenderanno a vivere anche con una completa rigenerazione urbana e di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente che ne rinnovi la valenza e l’attrattività: tutto questo non può che migliorarne l’immagine e la stessa vivibilità”.