La Regione partecipa a questo grande appuntamento con oltre 4 milioni e mezzo di euro: un investimento che siamo sicuri avrà un ritorno eccezionale in termini economici e di immagine.
Queste le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, il 27 agosto scorso.
Il grande appuntamento cui fa riferimento l’assessore è l’America’s Cup, che si terrà dal 23 al 26 aprile nel Golfo di Cagliari. Un grande appuntamento che Cagliari rischia di mancare. Una grande occasione che potrebbe essere persa, dal momento che l’eccezionale ritorno in termini economici e di immagine auspicato l’estate scorsa dovrà essere quantomeno ridimensionato.
Alla luce di quello che è l’attuale caos trasporti, con un bando di continuità territoriale agli sgoccioli e le evidenti difficoltà nelle prenotazioni dei voli per la Sardegna.
Partiamo dai dati – spiega il consigliere Michele Ciusa – un americano che oggi, 8 febbraio, da New York volesse venire ad assistere alla manifestazione dovrebbe spendere circa 1.710 euro per poter arrivare a Cagliari effettuando un solo scalo. Qualora volesse risparmiare invece dovrebbe fare il giro del mondo, affrontando addirittura non meno di quattro scali. Per poter arrivare da Roma o da Milano sappiamo bene che non è possibile volare con Alitalia ed è necessario sperare di trovare un posto sulle tratte operate dalle compagnie low cost. Facendo i conti, in ogni caso, con la notevole riduzione di posti derivante dalla mancanza di voli operati dalla compagnia di bandiera.
Questo il quadro evidenziato dal Consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, che, alla luce della preoccupantissima vertenza trasporti, lamenta la mancata completa riuscita di questo evento, che nelle attuali condizioni non darà gli effetti sperati.
Il caos nei cieli generato da dieci mesi di inerzia da parte di questa giunta – sottolinea Ciusa – sta precludendo la riuscita di questa manifestazione a fronte dell’ingente investimento sostenuto dalla Regione. Stiamo assistendo a una situazione caotica, in cui regna l’incertezza, e a farne le spese sono le attività produttive cagliaritane che vedevano in questo evento un’opportunità per farsi conoscere a un palcoscenico internazionale. Oggi l’unico dato certo è che per arrivare in Sardegna bisogna affrontare un’odissea o potersi permettere di non badare a spese. Già il 31 gennaio scorso – ricorda il consigliere – in occasione della presentazione dell’evento, le associazioni dei consumatori, preoccupate, avevano lanciato un appello alla politica perché si trovasse al più presto una soluzione al problema della continuità territoriale in scadenza. Un appello caduto nel vuoto. I commercianti di Cagliari vedono sfumare giorno dopo giorno questa grande opportunità, consapevoli che, viste le attuali condizioni, sicuramente non potrà essere sfruttata appieno.