Come noto in quel giorno, successivo alla dichiarata fine della “dead line” della compagnia, l’attività nello scalo gallurese è ancora bloccata per i lavori in corso sulla pista. La Fondazione Maria Carta ringrazia per questo la direzione dello scalo che mette a disposizione gli spazi nell’aerostazione passeggeri nell’ambito del programma di eventi denominato Flight Club.
Gli artisti si alterneranno sul palco con l’obiettivo di sancire e rafforzare la vicinanza di tutti i sardi ai lavoratori in lotta. Nella consapevolezza che questa non può essere liquidata come una vicenda settoriale, ma che ha inevitabili ripercussioni sull’intero comparto economico, sociale e, verrebbe da aggiungere, culturale dell’isola.
Per ribadire che i sardi si sentono isolani ma non vogliono sentirsi isolati, condizione alla quale li vedrebbe sempre più costretti l’eventuale tracollo di un’azienda che pure in Sardegna era nata, e ancora oggi, nonostante gli sviluppi societari degli ultimi anni, continua a essere indicata come compagnia sarda. La mobilitazione del mondo della musica isolano vuole rappresentare questa forte vicinanza di tutti i sardi in questo momento delicatissimo della vertenza. La musica è capace di infrangere steccati ideologici, rafforzare idee e convincimenti anche per dare linfa a una lotta che non si presenta facile. Non porta ovviamente soluzioni ma indicare la straordinaria volontà di difendere un patrimonio umano e professionale, per opporsi alla cancellazione di una risorsa imprescindibile per il futuro dell’intera regione. Insomma i musicisti sardi scendono loro in pista nell’auspicio che quel 26 febbraio, mercoledì delle ceneri, possa segnare una rigenerazione di Air Italy.
Hanno aderito all’iniziativa e si esibiranno i seguenti artisti e gruppi: Alessandro Azara, BBrothers, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Cordas et Cannas, Cuncordu e tenore di Orosei, Beppe Dettori, Dohlmen, Fantafolk (Vanni Masala e Andrea Pisu) e Valeria Carboni, Gravity Sixty, Mariano Melis, Nova Euphonia e Corale Studentesca Città di Sassari, Francesco Piu. Prevista anche l’esibizione del gruppo folk Olbia e mamuthones e issohadores della Pro Loco di Mamoiada. L’evento olbiese rappresenterà anche idealmente una tappa del tutto speciale di “Freemmos” il progetto portato avanti da tre anni dalla Fondazione Maria Carta sul tema dello spopolamento dell’isola, con una sensibilizzazione che passa anche attraverso la diffusione e la promozione della musica nel territorio. Per ribadire il diritto a restare nell’isola e da questa poter scegliere di muoversi e tornare. Una ulteriore compromissione della mobilità dei sardi che scaturisce dalla vertenza Air Italy innesca nuove penalizzazioni anche su quel versante.