Infatti, in Italia nel corso degli ultimi anni, il commercio elettronico è cresciuta a dismisura e grazie alle analisi effettuate dall’istituto Ipsoa, emerge che si tratta di un settore su cui vale assolutamente la pena investire. Del resto, i dati ufficiali, confermano che per quanto concerne la rete, si ha la possibilità di poter aumentare il numero di clienti facilmente nonché, anche l’occasione di muoversi in vari settori con estrema facilità abbattendo i costi. Queste variabili rendono molto attraente tale ambito di investimento. Vediamo quali sono però i passaggi per aprire un negozio on-line.
I primi passi per aprire un negozio on-line
Chi decide di vendere online, deve innanzitutto essere dotato di partita IVA. Infatti, comunque ci sono costi, spese di gestione ed obblighi fiscali che comunque devono essere onorati. Per aprire il negozio, serve un bravo commercialista che faccia un business plan e poi si inizia con l’apertura della partita IVA. Successivamente, bisogna anche andare a calcolare quali sono i contributi previdenziali previsti per chi è iscritto nella gestione separata INPS. Successivamente, si realizza il proprio sito e si fa una distinzione sul tipo di prodotto che si vende.
Ci sono due tipi di commercio che si possono fare: quello diretto in quello indiretto. Quello diretto, quando la vendita dei beni viene fatta attraverso i mezzi elettronici e poi, quello indiretto. Tale tipo di commercio, si fa invece quando i prodotti vengono venduti attraverso degli intermediari. Un’altra documentazione necessaria è l’iscrizione alla Vies, ovvero Vat Information Exchange System dell’agenzia delle entrate. Successivamente, potete aprire un conto corrente bancario. Visto che si devono svolgere questi adempimenti bisogna fare anche la comunicazione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. In maniera molto pratica, anche direttamente on-line. La domanda deve essere sempre accompagnata dalla Scia, la segnalazione certificata inizio attività che si fa nel comune di appartenenza. Fatti questi passaggi la procedura è molto veloce.
I costi per aprire un e-commerce
Se si hanno nuove idee per avviare un business profittevole, bisogna subito fare un calcolo di quanto potrebbe ammontare la spesa. Generalmente, bisogna calcolare un po’ i costi generali, quelli fissi e quelli variabili. Solitamente, i costi sono molto più bassi di quelli dell’apertura di un negozio fisico, perché già la sede non è fondamentale. I costi da sostenere sono quelli per l’apertura della partita IVA, oltre all’iscrizione alla Camera di Commercio per 35 euro con i diritti di segreteria e imposta di bollo. Poi si aggiunge il diritto camerale obbligatorio che si versa ogni anno. Le società devono poi, se fatte appositamenre, hanno anche la spesa del notaio da aggiungere alle altre.
Successivamente, bisogna poi calcolare il prezzo per il magazzino, le spedizioni e tutto quello che è connesso a questo particolare ambito. Una volta scelto il settore di riferimento, bisognerà incrementare il sito e fare in modo che possa funzionare in maniera pratica e veloce. così da suscitare tanto interesse nel pubblico di riferimento.