All’appuntamento di giovedì 27 febbraio alle 18,30 sarà presente anche l’autore cagliaritano, Giorgio Russo. L’esposizione sarà visitabile per trenta giorni, sino al 27 marzo.
L’inaugurazione, cui sarà presente il fotografo, che ha contribuito con diverse donazioni di immagini all’incremento dell’Archivio stesso, si terrà giovedì 27 febbraio alle ore 18,30. Nello spazio dell’Archivio Multimediale
Per trenta giorni, sino al 27 marzo, 21 foto a colori sul tema acqua, in un gioco fra reale, surreale e astratto. Oltre ad essere esposte sulle pareti della grande scala interna di collegamento fra piano terra e primo della Mediateca del Mediterraneo (lunedì 9-13 e da martedì a sabato 9-20), le immagini saranno proiettate in loop sul maxi schermo dell’Archivio Multimediale (da martedì a venerdì 9 -14).
“Ho provato tante volte a raccontare l’acqua e ogni volta mi sono perso nel dedalo delle sue innumerevoli forme e delle sue infinite metafore. Ma nella semplice osservazione dei suoi riflessi ho trovato il suo linguaggio più puro e l’emozione astratta di colori e forme” (Giorgio Russo).
L’iniziativa è realizzata dal Sistema Bibliotecario Comunale di Cagliari.
Giorgio Russo, cagliaritano 74 anni, dice di sé: “Per molti anni il mio lavoro è stato legato al viaggio e mi ha dato modo di osservare la realtà senza però concedermi il tempo di dare forma alle emozioni. Oggi, nonostante la vita mi abbia regalato più tempo, mi capita ancora di cogliere delle istantanee e lasciarle semplicemente nella memoria del mio cuore.
Questo a causa di un mondo più veloce di me. Ma preferisco rubare il tempo per fare in modo che il mio sguardo si trasformi in una immagine e racconti la mia emozione. Per questo sono diventato fotografo. La mia natura di reporter delle emozioni mi ha fatto scoprire la foto di scena nel teatro e il backstage nel cinema.
Mi ha fatto viaggiare fra le foto storiche di Cagliari per trasferire ai ragazzi l’amore per la propria città attraverso il laboratorio Cagliari per Filo e per Segni dell’Associazione La Pleiade. Mi ha permesso di osservare, ascoltare e fotografare importanti testimoni della cultura internazionale durante i dieci anni del festival Leggendo Metropolitano. Il mondo della cultura mi attrae, ma non perdo mai l’occasione di esercitare il mio sguardo in maniera più riflessiva nella realtà naturale o metropolitana che mi circonda”.