L’abbandono e la rinascita. Hänsel e Gretel hanno la sola colpa di essere nati in una famiglia povera e per questo vengono abbandonati dai loro stessi genitori, proprio perché questi non potevano più sfamarli. Così il povero taglialegna, istigato dalla nuova moglie accompagna nel bosco, il più lontano possibile, i due figli e li abbandona. Nella società dell’opulenza la fame ha assunto un significato ben diverso da quello che s’intendeva nella favola originale dei fratelli Grimm. Oggi abbiamo fame di consumo e consumiamo, consumando noi stessi. Ecco perché oggi Hänsel e Gretel potrebbero essere gettati via, abbandonati, proprio come si fa con i rifiuti. La matrigna li getta via e impone che si abbandonino i due bambini – “Sì, li getto via, Li rifiuto!” – perché lei e il marito non sarebbero più in grado di occuparsene, ed egoisticamente pensano solo a loro stessi. Ecco che una contemporanea matrigna volitiva e superficiale, dedita soltanto al consumismo più bieco e sfrenato, decide di abbandonare il proprio figliastro in un bosco non fatto di alberi, bensì di rifiuti, rifiuti di ogni sorta e genere, una valanga di oggetti che in apparenza non servono più, che sono diventati un problema. Tra questi rifiuti qualcosa, però, si muove.
Il pubblico del futuro. Il Teatro stabile di innovazione e ricerca Akròama rappresenta da oltre quarant’anni un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, percorsi di elevato valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un mix di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo ma non per questo distratto. “L’intento – spiega il direttore artistico, Lelio Lecis – è quello di avvicinare il pubblico più giovane al linguaggio teatrale in modo piacevole, divertente, appassionante e coinvolgente. Porre le basi per la formazione degli spettatori “di domani” che nel teatro potranno trovare stimoli e svago ma anche vere e proprie opportunità espressive e lavorative. Il progetto inoltre promuove e facilita l’aggregazione familiare in un contesto dove grandi e piccini possano condividere in modo costruttivo emozioni, momenti creativi e riflessioni”. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.