La musica come l’arte, molto prima della politica, anticipa e interpreta il cambiamento: guardare alla società, le utopie, le ossessioni, i fallimenti e i linguaggi dei decenni passati può essere la chiave per comprendere i cambiamenti in atto nel nostro presente.
L’associazione ICS, assieme a IC, a Icagliari2020 e all’Ordine Ingegneri Cagliari presenta Note Disobbedienti, uno spettacolo-narrazione nato dalla performance omonima messa in scena durante il festival Officine Permanenti. L’appuntamento è per il prossimo giovedì 20 febbraio, a partire dalle 20.30, al Bflat (via del Pozzetto, 9 – Cagliari).
Durante la serata, il ricavato dello spettacolo natalizio dell’associazione ICS (Ingegneri Cultura e Sport) X-MAS 2019 con Renzo Cugis verrà consegnato alle associazioni beneficiarie: ONLUS Elisa Deiana, Donne al Traguardo e Zanda Support.
Lo spettacolo: Note disobbedienti da Woodstock alla Disco
Il viaggio parte dagli anni ’60, gli anni della protesta, dei movimenti di liberazione per i diritti civili. Sono gli anni di Stonewall. Gli anni degli ideali, della comunità, dell’uguaglianza, della speranza per una società più giusta. Dalla profezia di Bob Dylan al soul di Janis Joplin, dal rock di Joe Cocker alla chitarra di Jimi Hendrix, energie e utopie, futuro e passato, si incrociano a Woodstock, l’evento più importante della storia del rock.
Con gli anni ’70 termina la stagione psichedelica, la vita comunitaria come modello di rifondazione sociale. Sono gli anni della disillusione nei confronti delle battaglie civili e dei grandi ideali. La droga, anch’essa specchio del reale, diventa autolesionista, individualista, nichilista. Il Rock, in America, celebra il proprio trionfo spegnendosi.
Ma la società, come sempre, crea i suoi anticorpi e reagisce. Dalla Black music, dal Soul e dal Funk si genera, passando per la poetica di Lou Reed, un fenomeno globale di dimensioni inarrestabili: la Disco.
“…Nei giorni di Elvis e Little Richard il rock incarnava le fantasie dei teen-ager. Più tardi, quando i Beatles, quei magici menestrelli, aprirono la caverna di Aladino, un’intera generazione si tuffò dentro il brillante, psichedelico mondo sotterraneo degli anni ’60. La generazione del rock, di questo rock, combatté per stabilire una nuova società. Poi, così improvvisamente come era nato, morì. Le sue energie creative erano state spese, i suoi più grandi eroi erano morti prematuramente, la sua utopia era a terra insieme alle promesse spezzate. Ma il rock non era morto, era diventato un’industria.” (Albert Goldman)
Sul palco del Bflat, insieme a Dandy Massa e Luca Cocco ci sarà la Band Officinepermanenti on stage composta da Francesca Locci (voce), Ivano Melas (voce), Azzurra Parisi (voce), Raffaele Deidda (chitarra), Giovanni Erbì (tastiere), Giulio Caruso (basso), Maurizio Bottigliero (batteria). Lo spettacolo è deato e coordinato da Dandy Massa.